Ue: continui rifiuti a maggiore flessibilità per l'Italia, anche da parte di Moscovici
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STRASBURGO, 03 FEBBRAIO 2016 - Anche il commissario agli Affari economici, il socialista francese Pierre Moscovici, ieri ha precisato che non si possono aprire senza alcun limite ulteriori clausole di flessibilità per l'Italia, mettendo a tacere le proposte renziane che miravano a cambiare la politica economica della zona euro per allentare l'austerità.[MORE]
«La Commissione è pronta a lavorare in uno spirito costruttivo con il signor Renzi», ha spiegato Moscovici. Ma «non capisco» perché ci sia «una controversia con il governo italiano, quando l'Italia è già il paese che beneficia di più flessibilità». E il commissario agli Affari economici continua elencando i vari elementi di flessibilità già concessi al nostro Paese dall’Ue: clausola per le riforme, clausola per gli investimenti, circostanze eccezionali per i migranti e la sicurezza, sconto del contributo italiano al Fondo per i rifugiati siriani in Turchia. Secondo Moscovici «non si possono aprire senza sosta nuove discussioni» su altra flessibilità.
Le istituzioni comunitarie, stanche di dover rispondere ai continui attacchi mossi dal premier Matteo Renzi, che lunedì aveva definito la Commissione di Jean-Claude Juncker come «professionisti dello zero virgola», ribadiscono tramite le parole del capogruppo del Ppe all'Europarlamento, il tedesco Manfred Weber, che per l'Italia «non ci sono più ulteriori margini per maggiore flessibilità». Il presidente del Ppe, vicino alla cancelliera Angela Merkel e al presidente Juncker, «rischia di diventare un sabotatore delle intese politiche che sono alla base della coalizione del presidente Juncker», ha risposto il capo-gruppo dei Socialisti & Democratici, Gianni Pittella.
Luna Isabella
(foto da upr.fr)