Ue-Africa, Gentiloni: "Sui migranti impegno comune Ue"
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Ue-Africa, Gentiloni: "Sui migranti impegno comune Ue"

martedì 21 marzo, 2017

 ROMA, 21 MARZO – "Solo l'impegno comune può consentire di regolare i flussi migratori nel Mediterraneo”, sono state le parole del premier Paolo Gentiloni alla riunione del gruppo di contatto tra paesi europei e africani per la gestione dei flussi migratori nella rotta del mediterraneo centrale, al quale hanno presenziato anche il premier libico Fayez Al-Serraj, e il commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza Dimitris Avramopoulos.[MORE]

Il fenomeno dei flussi migratori dall'Africa all'Europa "non si esaurirà d'incanto dall'oggi al domani, chi promette miracoli rischia di confondere la nostra opinione pubblica". Gentiloni chiede invece "un lavoro di lungo periodo" e un impegno comune dell'Ue, la quale “deve insieme farsi carico dell'impegno sia dell'accoglienza di chi ha diritto sia del rimpatrio per chi non ha diritto, non solo la geografia decide chi si impegna su un terreno comune".

"L'Italia ha molto apprezzato l'impegno dell'Europa per il sostegno sulla Libia, un sentiero aperto che deve diventare una strada più larga. In 60 anni, ci sono stati molti risultati, molte attese ma anche qualche rischio se non siamo in grado di rispondere ad alcune delle esigenze dei nostri concittadini. Tra queste quella di regolamentare i flussi migratori nella rotta del mediterraneo centrale è una delle domande più forti", ha aggiunto nel suo intervento Gentiloni.


Quello che è stato stabilito nel tavolo prevede campi di accoglienza realizzati insieme alle organizzazioni umanitarie, tra le quali Unhcr e Oim e che collaboreranno per garantire il pieno rispetto delle condizioni della persona, in modo tale da intervenire nei punti di partenza e “creare le condizioni economico sociali affinché queste persone non abbiano più motivi per partire”, come sottolineato dal ministro Minniti. Coloro che hanno diritto alla protezione europea saranno quindi assistiti in Tripolitania, gli altri verranno rimpatriati nei Paesi di provenienza.


A tal riguardo Gentiloni sottolinea: "Bisogna contrastare l'idea che questa iniziativa abbia risvolti negativi sul piano umanitario, è esattamente il contrario, serve la cooperazione tra Libia e paesi Ue per prevenire, limitare i comportamenti dei trafficanti che sono la negazione di qualsiasi principio umanitario". "Si tratta - ha aggiunto il premier - di fare un lavoro di lungo periodo ma nel frattempo ottenere risultati per avere flussi gestibili, ridurne l'entità e trasformarli gradualmente da irregolari a regolari. Un obiettivo realistico, difficile ma non basata sul vento, il che vuol dire lavorare sulle cause dell'immigrazione e su un impegno Ue che negli ultimi anni si è rafforzato molto".

 

Maria Azzarello


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