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ROMA, 29 MAGGIO 2014 - ''L'Europa si trova di fronte a un bivio tra una crescita asfittica e una velocità diversa. La differenza è nelle mani dei policy makers europei e, in particolare, del governo italiano''. Queste le parole del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, al forum della Pubblica amministrazione.
Padoan è convinto che il semestre della presidenze italiana dell’Ue sia un tempo propizio perché l’Italia possa finalmente non solo chiedere ma dire e lavorare insieme agli altri per mettere in atto le riforme necessarie, per fare questo l’Italia ha tutte le carte in regola e sta già lavorando alle proposte da fare in Europa. Il ministro si dice inoltre felice per le molte congratulazioni e molte aperture ricevute alle proposte dell’Italia per mettere al centro la crescita e l’occupazione con misure innovative e con una riconsiderazione del quadro generale.
L’Europa sta vivendo un momento di disagio per il numero di disoccupati, e questo è emerso anche dalle ultime elezioni. Il ministro è convinto che in questo contesto “l’Italia può e deve giocare un grande ruolo”. “La lotta alla disoccupazione - ha sottolineato Padoan - non è la prossima priorità. E' quella attuale". E posti di lavoro si ottengono solo facendo ripartire l'economia con le riforme, in primis riformando la P.A.[MORE]
Per questo motivo la proposta iniziale dell’Italia sarebbe quella di escludere dal calcolo del deficit le spese per gli investimenti, e, anche se ancora non se ne ha la certezza, anche le spese per la scuola e la ricerca. Si è discusso anche di escludere il cofinanziamento dei Fondi europei.
Inoltre “il governo italiano - ha detto Padoan - sta pensando di proporre ai partner europei l'attivazione di strumenti finanziari per permettere di far leva sugli investimenti pubblici, per stimolare quelli privati. Le altre linee - ha aggiunto - si muoveranno nel solco di sfruttare meglio le riforme strutturali nel processo di aggiustamento di bilancio”.
Michela Franzone
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