Ucraina: continuano gli spari poche ore prima della tregua, 120 attacchi nelle ultime 24 ore
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ROMA, 14 FEBBRAIO 2015 – Sono circa centoventi gli attacchi che si sono verificati sul suolo ucraino nelle ultime ventiquatt’ore, a poche ore dall’inizio della tregua che dovrebbe partire subito dopo mezzanotte, alle 23 ora italiana.
Il cessato il fuoco, stipulato fra i ribelli e il governo ucraino con l’accordo Minsk 2, sembra essere quindi a rischio a causa dei numerosi attacchi che si stanno verificando in queste ore, in particolare contro la città di Debaltsevo, situata lungo la linea del collegamento ferroviario fra Donetsk e Luhansk, entrambe nelle mani dei filorussi. Colpito da alcuni attacchi anche il porto strategico di Mariupol, mentre non cessano i conflitti e le esplosioni nella città di Donetsk, dove questa mattina è stata registrata un’esplosione nelle vicinanze dell'hotel Park Inn, a poca distanza dall’abitazione del leader dei filorussi, Zakharcenko, in quel momento impegnato in una conferenza stampa con alcuni giornalisti, a poca distanza dal luogo della detonazione dell’ordigno esplosivo, che avrebbe causato almeno una vittima.[MORE]
Denis Pushilin, uno dei negoziatori dei ribelli, ha dichiarato: «Al momento la nostra posizione è basata su ciò che abbiamo firmato a Minsk. Aderiremo alle disposizioni del documento. Se l'accordo non sarà rispettato, agiremo di conseguenza». Il Presidente dell’Ucraina, Poroshenko, ha invece dichiarato che, qualora la tregua dovesse fallire, «dovremmo prendere una decisione durissima ma necessaria imponendo la legge marziale non solo nelle regioni di Donetsk e Lugansk, ma in tutto il Paese».
(foto www.laperfettaletizia.com)
Elisa Lepone