Ucraina: 7 militari uccisi nel Donbass. Scoop "involontario" del Cremlino

giovedì 27 agosto, 2015

KIEV, 27 AGOSTO 2015 – Nuovi scontri fra ribelli separatisti ed esercito nell’est dell’Ucraina: nell’autoproclamata repubblica del Donbass, nelle ultime ore è salito ad almeno sette morti (militari ucraini) e tredici feriti il drammatico bilancio rilevato dalle fonti locali, il più nero dalla metà del luglio scorso. [MORE]

Secondo il portavoce militare di Kiev Oleksandr Motuzianik, le perdite più gravi si sono registrate nelle zone di Mariupol, importante città portuale, e Marinka, a sud ovest di Donetsk.

Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha rivolto a Mosca un nuovo appello sul «cessate il fuoco»: «Perché aspettare il primo settembre? Perché dobbiamo avere altre vittime? Io chiedo a Mosca il cessate il fuoco subito, ora». Quanto all’Ue, Poroshenko ha espresso la sua gratitudine per la piena solidarietà ricevuta: «Abbiamo fornito tutte le assicurazioni sul fatto che stiamo andando avanti sulla strada delle riforme. A questo punto – ha sottolineato – spero che l'Europa, in assenza di una reale implementazione dell'accordo di Minsk, proroghi le sanzioni nei confronti di Mosca».

Intanto, quello che doveva essere un "segreto di Stato" per il Cremlino è stato rivelato involontariamente dalla testata online russa Delovaya Zhizn, che ha reso noto, per errore, il numero dei soldati di Mosca deceduti nel conflitto nel Donbass: al primo febbraio 2015 si contano oltre 2.000 morti e 3.200 feriti. Ad accorgersi dello scoop la rivista Forbes.
Dall’articolo, inoltre, si apprende che il governo di Mosca, dal primo febbraio, avrebbe pagato circa 50mila dollari (3 milioni di rubli) alle famiglie dei soldati caduti in battaglia, somma alla quale vanno ad aggiungersi circa 25mila dollari (un milione e mezzo di rubli) per i militari riconosciuti invalidi.

Domenico Carelli

(Foto: suffragio.org)

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