Ucraina, 13 morti dopo il bombardamento di una fermata d'autobus. Aeroporto in mano ai separatisti

giovedì 22 gennaio, 2015

DONETSK (UCRAINA), 22 GENNAIO 2015 – Sono morte almeno tredici persone a Donetsk, nel bombardamento di una fermata dell’autobus. La notizia giunge dalle autorità locali. Secondo le prime fonti, la fermata sarebbe stata raggiunta da cinque colpi di mortaio mentre c’erano di passaggio un tram e un filobus. Nel frattempo i militari ucraini hanno lasciato ai separatisti l'aeroporto di Donetsk. [MORE]

Una tragedia che segue di qualche ora la riunione a Berlino tra i ministri degli Esteri di Ucraina, Russia, Germania e Francia, in cui Mosca e Kiev hanno raggiunto accordi parziali che potrebbero sbloccare il negoziato e riavviare il processo di pacificazione nella parte orientale dell'Ucraina. Ma visto il clima, è meglio usare il condizionale. Dicevamo dell'aeroporto di Donetsk in mano ai separatisti. Sulla pagina Facebook dei volontari filogovernativi Azov, si legge infatti: “I soldati ucraini, che difendevano l'aeroporto di Donetsk sono stati costretti a cedere quello che solo un anno fa era un bellissimo e moderno aeroporto. L'epopea dell'eroica difesa è durata 242 giorni”.

Nel frattempo il portavoce dell'esercito di Kiev, Vladislav Selezniov, ha spiegato il perché i militari governativi hanno lasciato il terminal dell’aeroporto: “Arrivavano colpi da ogni direzione, durante la notte si è deciso di abbandonare la posizione. I combattimenti ora proseguono intorno all’aeroporto”. Proprio nella zona dello scalo ucraino, infatti, nelle ultime 24 ore sono sei i militari rimasti uccisi, mentre in sedici sono stati prima feriti e poi sono stati fatti prigionieri. In venti sono riusciti ad abbandonare l’aeroporto. A riferirlo è il Ministero della Difesa ucraino.

Giovanni Cristiano

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