Ucciso per un parcheggio: la moglie promette di continuare a lottare
Cronaca Campania Napoli

Ucciso per un parcheggio: la moglie promette di continuare a lottare

lunedì 3 giugno, 2024

Al via il processo di secondo grado per l'omicidio Cerrato

TORRE ANNUNZIATA, (NA) – "Da me avranno sempre battaglia". Con queste parole, Tania Sorrentino, moglie di Maurizio Cerrato, ha dichiarato la sua ferma intenzione di proseguire nella ricerca di giustizia all'inizio del processo di secondo grado per l'omicidio del marito. Cerrato, custode del Parco Archeologico di Pompei, è stato fatalmente accoltellato al petto il 19 aprile 2021 a Torre Annunziata, solo per un parcheggio.

In aula si è respirata un'atmosfera tesa mentre Tania, determinata nel suo impegno per la giustizia, si è rivolta a coloro che sono responsabili della morte del marito. Quel giorno tragico, Cerrato è stato ucciso mentre difendeva un posto auto occupato da sua figlia, Maria Adriana Cerrato, di fronte alla loro abitazione.

Oggi è iniziato il processo di secondo grado davanti alla Corte di Assise di Appello di Napoli. Come nel primo grado, sono imputati quattro accusati, tutti condannati a 23 anni di reclusione dalla Corte di Assise. Tra gli accusati, due erano collegati in videoconferenza dalle loro celle, uno presente fisicamente dietro le sbarre, e l'ultimo, un anziano agli arresti domiciliari per problemi di deambulazione, era seduto all'estremità della stessa panca della famiglia della vittima.

Le parti civili sono state costituite dal Comune di Torre Annunziata e dalla Fondazione Polis. Il giudice ha ribadito le motivazioni della sentenza di primo grado e ha illustrato i motivi del ricorso in appello presentati sia dal pubblico ministero che dai legali dei condannati.

Tania Sorrentino, accompagnata dalla figlia Maria Adriana, coinvolta anche lei nell'aggressione che ha portato alla morte del padre, ha manifestato un misto di dolore e perplessità di fronte alla richiesta di assoluzione degli avvocati degli imputati. "Certamente mio marito non ha afferrato un coltello e si è autoinflitto la coltellata che l'ha ucciso," ha osservato con amarezza.

La seduta si è conclusa con il giudice che ha delineato le prossime tappe del processo. La prossima udienza è fissata per il 10 giugno, quando il sostituto procuratore generale terrà la requisitoria e gli avvocati di parte civile presenteranno le loro conclusioni.

La comunità rimane in attesa, osservando come si svilupperà la ricerca di giustizia per Maurizio Cerrato, con Tania Sorrentino che emerge come simbolo di resilienza e determinazione incrollabile. (Ansa9 (Immagine archivio)


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