Uccidono per sbaglio un amico e poi nascondono il cadavere

lunedì 16 dicembre, 2013

STELLA CORONA (SAVONA), 16 DICEMBRE 2013 - E' giallo sulla tragica morte di Andrea Macciò, rappresentante di libri di Pegli, ucciso nella tarda serata di sabato da un colpo di fucile in una villetta di Stella Fondo Corona.

Indagati i suoi due amici, Alessio Scardino, 33 anni, rappresentate di vini, e Claudio Tognini, 36 anni, che si sono costituiti il giorno seguente confessando che ad uccidere il loro amico sono stati loro, ma giurano che si sia trattato di un incidente, che il colpo di fucile sia partito per sbaglio e che hanno nascosto il suo cadavere perché spaventati. Colti dal senso di rimorso hanno poi deciso di costitursi alla polizia soltanto il giorno dopo.

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Ma le accuse nei loro confronti sono pesanti: occultamento di cadavere e omicidio. La dinamica della vicenda non è ancora ben chiara. I tre amici si trovavano nell'abitazione di Scardino di Stella Corona a festeggiare un evento, forse un regalo ricevuto da uno dei tre. Ad un certo punto, dal fucile di Scardino, parte un colpo che raggiunge il torace di Macciò e lo uccide. I due non sanno cosa fare e, spaventati, invece di chiamare il 118, decidono di avvolgere il corpo nel cellophane, di coprirlo con un telo, e di trasportarlo dietro casa, sull'erba. Sono il loro legali a convincerli di recarsi alla polizia per costituirsi, dopo aver a lungo meditato sulla tragedia appena compiuta.

Secondo le prime indagini a tenere in mano il fucile sarebbe stato Tognini, e Macciò si trovava proprio di fronte. La vittima indossava camicia e jeans, cosa che fa supporre che si trovasse in casa, al caldo, viste le rigide temperature esterne. Il cadavere, esaminato dal medico legale Marco Canepa, non era morto da più di 24 ore.

Solo l'autopsia potrà verificare la traiettoria del colpo di fucile e la distanza a cui è stato sparato, per decretare l'innocenza e la casualità dell'accaduto o la colpevolezza dei due uomini.

Fonte: La Repubblica

Valentina D'Andrea

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