Tymoshenko libera per avvicinare l'Ucraina all'Unione Europea
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KIEV (UCRAINA), 28 NOVEMBRE 2011 – Il presidente della Polonia, Bronislaw Komorowski, ha fatto appello alle autorità ucraine affinché rilascino l’ex premier Yulia Tymoshenko, la cui detenzione potrebbe ostacolare – a suo avviso – il processo di avvicinamento all’Unione Europea e la possibilità di concludere accordi con Bruxelles.[MORE]
Il presidente polacco infatti, durante una visita istituzionale a Kiev, ha sollecitato il governo ucraino ad adottare dei provvedimenti affinché la detenuta sia liberata. Ricordiamo che alla Tymoshenko, prima donna a ricoprire la carica di primo ministro in Ucraina, lo scorso ottobre è stata comminata la pena a scontare sette anni di carcere per abuso d’ufficio, caso condannato politicamente motivato anche da Unione Europea e Stati Uniti.
La Tymoshenko prima di entrare in politica è stata una donna d’affari di successo nell’industria del gas, e grazie a questa attività eletta come una delle donne più ricche della nazione. Non nuova al carcere, vanta una condanna per falsificazione di documenti e importazione illegale di metano nel 2001 (anche se fu poi liberata dopo una settimana) e un’altra nell’agosto di quest’anno per aver stipulato un contratto per la fornitura di gas russo all’Ucraina senza aver avuto il preventivo consenso dal governo.
Che siano stati “processi politici” – come la Tymoshenko si difende – o no, sta di fatto che ora la sua scarcerazione è ritenuta “conveniente”, quasi una sorta di merce di scambio per permettere alla nazione di stringere rapporti favorevoli con Bruxelles.
Ma siamo certi che a lei non dispiacerà.
Annachiara Cagnazzo