"Turisti delle disgrazie" non graditi nei luoghi dell'alluvione
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Aulla, 1 novembre 2011 L'Unità di crisi della Protezione civile ha lanciato un appello affinché in questi giorni di ”ponte” vacanziero venga risparmiata alle zone duramente colpite dall’alluvione della scorsa settimana il cosiddetto"turismo delle disgrazie".[MORE]
Quello che si teme è che si verifichi un anomalo afflusso di curiosi nelle zone colpite dall'emergenza. Nell’area degli eventi disastrosi le condizioni della viabilità sono infatti ancora problematiche. "È necessario - informa l'Unità di crisi - che le vie di comunicazione restino a disposizione per gli interventi in atto per la normalizzazione della situazione e non siano occupate da veicoli estranei ai soccorsi o alla vigilanza".
Nella giornata di ieri, il prefetto della Spezia aveva a sua volta formalmente rappresentato che la presenza di volontari non organizzati stava creando intralcio alle operazioni di soccorso e sgombero delle strade dai detriti accumulati.
Insomma, chi per un eccesso di zelo, chi per una poco encomiabile curiosità, rischia di intralciare le già problematiche operazioni di soccorso.
D’altro canto, la categoria dei “turisti da disgrazia” sembra avere sempre al suo attivo adepti pronti a precipitarsi sui luoghi di cui i media si occupano in occasione di eventi particolarmente dolorosi. In occasione del terremoto in Abruzzo, discutibili “cacciatori di souvenir” furono avvistati in zone ancora pericolanti in cui era stato proibito l’accesso, persone alla ricerca della foto nella “location” dei vari tg o addirittura del pezzo di intonaco da portare a casa quale”trofeo.
Anche in occasioni di fatti di cronaca nera non sono mancati episodi di flussi “turistici” anomali vero le località drammaticamente venute alla ribalta, basti pensare a Cogne ed Avetrana. In quest’ultima cittadina, erano stati addirittura organizzati “tour” con tanto di guida per la visita dei luoghi dove si era consumata la triste vicenda della giovane Sara.
Appare quindi giustificato il timore delle Autorità che simili occasioni di “sciacallaggio mediatico” possano ripetersi nelle zone di Toscana e Liguria colpite dal recente alluvione, complici le giornate festive e la scarsa fantasia di qualcuno nel cercare di riempirle con poco sforzo e molto cattivo gusto.
Raffaele Basile
foto liberamente tratta dal web: http://flic.kr/p/azgmZh