Turismo in Tunisia, brusco cambio di prospettive
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22 MARZO 2015 - Tutto cambiato nel giro di poche ore. Le prospettive della Tunisia nel settore turistico internazionale sono rapidamente passate dal roseo al grigio scuro. Il trend era dei più positivi: solo dall’Italia l’incremento turistico era stato lo scorso anno del 9% .
“Le nostre frontiere sono assolutamente impermeabili a qualunque tentativo di infiltrazione” aveva dichiarato qualche settimana fa la responsabile del Ministero del Turismo tunisino. Malauguratamente, le parole della ministra hanno trovato una clamorosa, drammatica smentita a seguito della recentissima strage compiuta dall’Isis tra i turisti presenti nel museo del Bardo di Tunisi.
Il turismo rappresenta in Tunisia il 7% del Pil e dà lavoro a 500 mila persone. Di recente si stava puntando anche su mete diverse da quelle classiche balneari, dando impulso a viaggi nelle località e nei siti di interesse culturale ed archeologico. [MORE]
Ora il Ministero degli Esteri italiano ha emesso un “avviso particolare”, che per il momento non affossa del tutto il turismo italiano in terra tunisina, anche se getta delle ombre poco rassicuranti per chi voglia intraprendere un viaggio nel Paese maghrebino. “Sconsiglia” infatti di avvicinarsi alle zone di confine, soprattutto con Libia e Algeria e di prestare particolare attenzione nelle zone desertiche e predesertiche del Sud, “in considerazione del rischio di possibili atti ostili nei confronti di stranieri” .
La Tunisia era in effetti considerata fino a qualche giorno fa una delle mete più tranquille nel Mediterraneo, ma ora dovrà fare i conti con la preoccupazione generata dai recenti fatti di sangue. La risposta positiva e poco rassegnata del governo e della gente tunisina agli attacchi terroristici non ha però tardato a manifestarsi con vigore.
Nonostante la drammaticità della situazione, la speranza di venire fuori anche da questa crisi permane nella popolazione, che proprio negli ultimi anni aveva conquistato crescenti dosi di libertà, democrazia e sviluppo sociale.
Raffaele Basile