Turchia, liberato fotoreporter veronese fermato durante gli scontri
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VERONA, 09 LUGLIO 2013- È stato liberato Mattia Cacciatori, il fotoreporter veronese fermato sabato a Istanbul in piazza Taksim durante alcuni scontri. L’hanno confermato oggi la giunta regionale del Veneto e la Farnesina. “Sono libero e tranquillo, mi stanno accompagnando all’aeroporto e stasera sarò il Italia” ha detto all’ANSA.[MORE]
Il ragazzo, un 26enne di San Giovanni Lupatoto, racconta dello spavento vissuto sottolineando che ciò non lo fermerà. “Per un anno non potrò tornare in Turchia, perché mi hanno estradato. L’unica cosa che mi hanno detto è di salire sull’aereo e mi hanno proibito di parlare. Nelle redazioni turche so che ci sono alcuni video dove io vengo tenuto fermo dalla polizia: mi stringevano, ma non potevano farlo troppo forte perché sapevano che c’erano telecamere che filmavano”. Mattia racconta del clima di tensioni che va crescendo nel Paese e del sistema repressivo messo in atto dalla polizia. Parla di libertà di parola e di stampa, cardini di una società democratica, e lamenta quanto al momento in Turchia questi pilastri manchino. “ C’è la Bbc” dice “ci sono tante testate prestigiose, ci sono grandi redazioni, ma stiamo perdendo potere”. Poi racconta della detenzione. “Non mi aspettavo di essere fermato. Stavo scattando delle foto, c’era il fumo dei lacrimogeni e la mia maschera non teneva più. Mi sono spostato e mi hanno bloccato, messo contro un muro. Non c’è stato nulla da fare e mi hanno trattenuto per due giorni e mezzo. Per loro ero un contestatore e c’è voluto del tempo per far capire che ero lì per fare foto. Alla fine non mi hanno contestato nulla, non c’era nessuna possibile incriminazione da farmi”.
Federica Sterza
Foto www.giornalettismo.com