Tunisi.Tolleranza zero
Estero Lazio

Tunisi.Tolleranza zero

lunedì 17 gennaio, 2011

TUNISI, 17 GENNAIO - Dopo un’altra giornata di violenza in Tunisia, (secondo quanto riferito da una fonte militare vicina al palazzo presidenziale, le forze speciali tunisine avrebbero combattuto ieri una battaglia con gli agenti della sicurezza di Zine al-Abidine Ben Ali, fuggito all'estero due giorni fa dopo 23 anni di potere) con il centro della città presieduto dai carri armati, l'attuale primo ministro tunisino, Mohammed Ghannouchi, promette di annunciare oggi la formazione di un governo di coalizione, sperando di disinnescare le protesta e neutralizzare gli armati, fedeli all'ex presidente.[MORE]

Abbiamo arrestato un gran numero di bande criminali che cercano di seminare il caos. Le forze dell'ordine, l'esercito, la polizia e la guardia nazionale stanno facendo un lavoro enorme per garantire la sicurezza della nazione e dei cittadini. Tuttavia, non posso sostituirmi alla Giustizia” annuncia con convinzione.

Ma non ha voluto dire, se i criminali di cui parlava fossero proprio gli uomini di Seriati, che dovrà comparire davanti ai giudici per rispondere di incitamento alla violenza e minaccia alla sicurezza nazionale.

E mentre il Paese attende l'annuncio di un Governo di unità nazionale, che potrebbe aprire una nuova pagina nella storia, la tensione non accenna minimamente a diminuire.

Fra presidi, spari e cecchini appostati sui tetti della capitale, il “neo-presidente”, dopo l’uccisione di Imed Trabelsi, nipote dell’ex capo di Stato, promette “tolleranza zero” verso chiunque tenti di minacciare la sicurezza nazionale.

Si spera ardentemente in un’immediata intesa con le opposizioni, mentre la nuova Tunisia del dopo Ben Ali continua a non trovare pace nel disordine generale.


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