Trump e le accuse ad Obama, l'FBI interviene

lunedì 6 marzo, 2017

WASHINGTON, 6 MARZO - Donald Trump non smette di far discutere. Sabato ha infatti accusato Barack Obama di aver dato l'ordine di mettere sotto intercettazione le telefonate che "The Donald" ha effettuato dalla Trump Tower poche ore prima delle elezioni dello scorso otto novembre. Nella sua invettiva Trump non ha risparmiato neanche l'FBI, colpevole – a suo dire – di aver proceduto alle intercettazioni senza le necessarie autorizzazioni, violando così la legge. [MORE]

A rispondere alle dichiarazioni del Presidente ci ha pensato James Comey, direttore della Federal Bureau of Investigation, il quale ha chiesto al dipartimento della Giustizia statunitense di smentire le affermazioni di Trump, ma senza alcun risultato: al momento, infatti, il dipartimento di Giustizia non ha voluto commentare la vicenda.

Tuttavia Donald non intende indietreggiare di un centimetro e domenica ha invocato l'inizio di un'inchiesta del Congresso relativamente ai comportamenti di Obama a ridosso delle elezioni presidenziali di novembre, denunciando un vero e proprio abuso di potere da parte dell'ex presidente. E mentre Barack, tramite un proprio portavoce, fa sapere che mai ha ordinato la sorveglianza di un cittadino americano, non sembrano emergere prove a supporto del j'accuse del nuovo presidente: le fonti di Trump sarebbero infatti da ricondurre a “Breitbart News”, sito americano di estrema destra che ha la sfortunata – in questo caso – caratteristica di aver avuto come presidente esecutivo Steve Bannon, oggi chief strategist e uomo ombra di Trump alla Casa Bianca.

La popolarità del nuovo presidente, intanto, sembra scendere anche tra i Repubblicani: infatti Marco Rubio, senatore repubblicano della Florida e volto storico della destra repubblicana, ha definito la questione, ai microfoni della CNN, come “caccia alle streghe”, dichiarando: «non ne sarò parte, così come non lo sarò di un insabbiamento».

Claudio Canzone

Fonte foto: titanicbrass.com

Argomenti:

L'FBI