Trivelle: Nuovo allarme in Abruzzo. Il Movimento 5 Stelle chiama tutti in piazza

martedì 4 novembre, 2014

PESCARA, 4 NOVEMBRE 2014 – Ancora Trivelle in Abruzzo. Il Movimento 5 Stelle lancia il nuovo allarme contro l’Enel Longanesi che, il prossimo 1° novembre, darà avvio alla ricerca di idrocarburi su una zona larga 739,5 kg – pari all’ampiezza del Parco della Majella – lungo la costa Pescaresi. I rappresentanti del Movimento non ci stanno e invitano tutti in Piazza, il prossimo 9 novembre, per protestare.

Tutti a raccolta, dunque, contro il decreto “Sblocca Italia” che ha dato il via allo sfruttamento petrolifero sulle coste abruzzesi. Dopo i richiami di alcuni rappresentati del clero, anche il Movimento 5 Stelle si schiera forte contro le trivelle, ‹‹abbiamo varie strade da seguire (contro le trivelle)›› precisa Sara Marcozzi, capogruppo del Movimento 5 Stelle per la Regione Abruzzo, durante la conferenza stampa davanti al Municipio di Pescara, insieme alla capogruppo in Comune, Enrica Sabatini, ‹‹non vale l’alibi che la decisione spetta a Roma: possiamo fare ricorso alla Corte Costituzionale, promuovere un referendum abrogativo o una legge regionale››.

[MORE]

Il capogruppo, Sara Marcozzi, ha colto l’occasione per richiamare l’attenzione sull’attuale situazione politica abruzzese. ‹‹Tutti, ma proprio tutti, hanno puntato la loro campagna elettorale sulla tutela dell’ambiente. Ma, il PD, sembra affetto da una sindrome bipolare, a livello locale dicono no alle trivelle e in Parlamento votano la fiducia al decreto››. In particolare, si sono scatenate alcune polemiche contro Antonio Castricone, esponente parlamentare che ha votato la fiducia affermando, ‹‹negando la fiducia al Decreto avremmo detto no ai 250 milioni di euro per la ricostruzione dell’Aquila››. Ma per la Marcozzi non ci sono scuse e invita tutti in Piazza Sacro Cuore, a Pescara, domenica 9 novembre per protestare.

Erica Benedettelli

[immagine da sansalvo.net]

Argomenti:

Trivelle-M5S-Marcozzi-protesta-Pescara