Triennale di Milano. Un viaggio tra Italia e Argentina con le opere di Attilio Rossi
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Triennale di Milano. Un viaggio tra Italia e Argentina con le opere di Attilio Rossi

martedì 16 dicembre, 2014

Milano, 16 dicembre 2014 -  Si deve al suo contributo se nel 1953 fu possibile esporre a Palazzo Reale “Guernica”, la celebre opera di Pablo Picasso. Pittore con il quale condivise l’impegno nel comitato d’aiuto agli esuli spagnoli e, soprattutto, al quale propose e promise di mostrare il grande dipinto, allora vincolato al MoMA di New York fino alla morte di Francisco Franco, nella vasta sala delle Cariatidi ancora semidistrutta dai bombardamenti aerei del periodo di guerra. Una cornice perfetta per far risaltare il senso dell’opera del suo amico spagnolo, e convincerlo così al prestito del dipinto. [MORE]

Un aneddoto che testimonia i rapporti e l’importanza della figura di Attilio Rossi (Milano, 1909 - Milano 1994) nel panorama artistico e culturale del XX secolo.

La mostra “Attilio Rossi pittore ed intellettuale dei due mondi” che si terrà presso la Triennale di Milano dal 19 dicembre 2014 al 5 gennaio 2015 (ingresso libero, mart-dom 10.30-20.30, gio 10,30–23.00), è l’occasione per scoprire l’articolata figura dell’artista ed il suo vivace impegno culturale tra gli anni argentini e quelli italiani attraverso i quadri, i suoi progetti grafici, oltre che tramite i lavori editoriali, ed i suoi libri.

Da Milano a Buenos Aires e ritorno. Diviso tra Italia e Argentina, pittore, grafico ed organizzatore in ambito culturale Rossi comincia dedicandosi alla grafica; negli anni Trenta fonda la rivista “Campo grafico” ispirato dall’arte moderna, dalle avanguardie e dai prìncipi della Bauhaus. Nel 1935, una volta traferitosi nella capitale argentina, si dedica alla pittura e diviene direttore artistico di alcune riviste e case editrici.Dopo 15 anni nell’America del sud, nel ’50, torna definitivamente in Italia, a Milano. Continua a dipingere ed espone alla galleria Bergamini, presentato da Carlo Carrà (che insieme a Casorati e Morandi nel 1948 l'aveva invitato alla XXIV Biennale di Venezia). Intanto, nel 1951, disegna un grande pavimento astratto per l'atrio della IX Triennale, collaborando nella stessa occasione con Baldessari e Fontana; disegna un altro pavimento nel 1952 per la mostra di Van Gogh a Palazzo Reale. Nel frattempo assume la direzione della rivista «Linea Grafica», e ricomincia la sua attività di organizzatore culturale.

La sua pittura inizialmente astratta, si evolve gradualmente verso una figurazione molto avanzata, sorretta da una prospettiva costruita sul colore, e infine verso la rilettura della mitologia classica attraverso le suggestioni dell'arte contemporanea. Inoltre è autore di numerosi libri, tra i quali Buenos Aires en tinta china (1951, con prefaz. di J. L. Borges e testi di R. Alberti) e Milano in inchiostro di china (1963, con testi di S. Quasimodo).

L’inaugurazione si terrà giovedì 18 dicembre 2014 alla presenza dell’Assessore alla cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno, il critico d’arte Luciano Caramel, l’ex sindaco di Milano e giornalista Carlo Tognoli, Pablo Rossi, figlio dell’artista.

http://www.triennale.org/it/mostre/future/3779-attilio-rossi-pittore-e-intellettuale-dei-due-mondi--da-milano-a-buenos-aires-da-buenos-aires-a-milano#.VJAw99KG_u1

 

Marcello Oneri 


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

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