Totti, 201 e non sentirli
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Totti, 201 e non sentirli

lunedì 21 marzo, 2011

ROMA- 21 MARZO. Trentaquattro anni e nessuna voglia di fermarsi. Con la doppietta di ieri alla Fiorentina il capitano giallorosso sale a quota 201 gol, è il sesto marcatore di sempre della serie A- l’unico ancora in attività- dopo Piola, Nordhal, Meazza, Altafini e Roberto Baggio.

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Il primo centro di Totti in serie A risale al 4 settembre 1994: Roma-Foggia 1-1, al 30'. Dei 201 gol, Totti ne ha segnati 129 in casa e 72 fuori, 89 nel primo tempo, 112 nella ripresa, 37 doppiette e 2 triplette. La squadra più bersagliata è il Parma (15), a cui segnò anche uno dei tre gol del match scudetto, il 17 giugno 2001; il portiere più battuto è Buffon (9). Il marchio di fabbrica di Totti, che non aveva mai segnato alla Fiorentina, è il "cucchiaio”. “Questa cifra racconta di una carriera bellissima, e sempre con la stessa maglia: di questo sono fiero", ha detto Totti a fine partita, felice di essere "tornato me stesso e aver ritrovato continuità". “Sono contento per la seconda doppietta consecutiva e anche perché qui a Firenze non avevo mai segnato. Aver superato i 200 gol in Serie A conta tanto perché arricchisce una carriera che ho voluto fortemente legare solo alla Roma: sono orgoglioso di questa scelta di vita. Fino a un mese fa qualcuno mi dava per finito, ma io sono sempre stato cosciente delle mie possibilità. Ora se c’è qualcuno che vuole montare sul carro io lo porto, tanto è parecchio grande. Sono felice, ma non mi fermo qui. Adesso voglio superare Roberto Baggio e, se continuo di questo passo, lo supererò già quest’anno”.
Dopo una prima metà di campionato burrascosa, un difficile rapporto con l’ex allenatore Ranieri, Totti sembra aver ritrovato forma e continuità. Mattatore nel derby, nella posizione da prima punta che aveva anche nei tempi di Spalletti il capitano sta vivendo una nuova giovinezza. “Questi gol raccontano una carriera bellissima, che ho voluto fare tutta con la stessa maglia. E non mi fermo qua. Fino a un mese fa mi davano per finito ma io ho sempre saputo delle mie possibilità e sono contento di quello che sto facendo. Con mister Ranieri non c’era nessun problema, anzi col mister avevo un bel rapporto. Quando le cose non vanno bene purtroppo il capro espiatorio è sempre l’allenatore. Con Vincenzo ora sono cambiate molte cose e stanno arrivando i risultati”.
 


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