Tornatore al Tropea Film Festival: "il cinema mi ha dato oltre ogni mio desiderio"
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TROPEA – “Finché esisteranno eventi quale il Tropea Film Festival in cui si è costretti a mandare indietro le persone per mancanza di posti, vorrà dire che il cinema italiano è vivo”. Con queste parole il grande regista siciliano Giuseppe Tornatore ha esordito nella Conferenza Stampa, organizzata a Tropea presso l’Hotel Rocca Nettuno, il 22 agosto alle 9,30.
Disponibile e sorridente, ma sempre grintoso, Tornatore, appena sceso a Tropea, si è concesso lungamente ai giornalisti intervenuti esibendo tutto il calore e la passione di chi viene dal Sud ed in particolare dalla splendida Sicilia.
Giuseppe Tornatore è ospite del Tropea Film Festival (17 – 23 agosto 2010) che questa sera gli consegnerà il Premio Tropea Film Festival 2010 per il suo grande contributo al cinema italiano e non solo.
Dopo una breve presentazione del Presidente del Festival, Bruno Cimino, è cominciato l’incontro con la stampa.[MORE]
All’inizio è stata chiesta a Tornatore qualche anticipazione sul suo prossimo lavoro, un documentario su uno dei più grandi produttori italiani, Goffredo Lombardo, e sulla sua casa di produzione cinematografica, la Titanus, una delle più antiche in Italia e, non a caso, produttrice del primo film di Tornatore “Il camorrista”.
Il regista ha risposto che il progetto è a buon punto, è stato girato in digitale ed è stata già avviata la post-produzione.
A seguito di alcune domande un po’ scomode, la conferenza è stata inquinata dal nervosismo: prima, una giornalista ha chiesto a Tornatore a proposito della polemica mossa dallo scrittore calabrese Giovanni Sapia che lo ha accusato di aver plagiato, nel suo ultimo film “Baarìa”, personaggi e situazioni di un suo libro “Il romanzo del casale”, a cui il regista ha risposto di non aver mai letto prima il libro e di non conoscere assolutamente lo scrittore, che è stato anche querelato.
Ma, ad una domanda sulle polemiche, sempre a proposito di “Baarìa”, di una scena in cui è mostrato il reale sgozzamento di un vitello, scatenate dagli animalisti in molte parti del mondo, il regista ha reagito accusando gli animalisti di ipocrisia e diffamazione.
La scena avrebbe avuto luogo in Tunisia non per aggirare le leggi italiane sulla macellazione, come sostengono gli animalisti, ma perché lì è stata girata la maggior parte delle riprese del film.
Superato il momento, Tornatore ha spiegato il suo punto di vista sulla situazione del cinema italiano che, come si evince da molto tempo, non è una delle migliori, con pochi film in programmazione e pochissimi che riescono a “sfondare” nel mercato estero, anche se la situazione altrove non è rosea e rientra negli standard italiani criticare a dismisura.
Alla domanda su quale film ami maggiormente, Tornatore ha risposto di non amarne uno in particolare, ma tutti poiché ogni film ha sempre significato qualcosa di importante nella sua vita, nel successo e nell’insuccesso.
Inoltre, ha parlato dell’attesissimo remake americano di “Stanno tutti bene” dove la parte che fu di Mastroianni verrà affidata a Robert De Niro.
Insomma, la sua carriera, nonostante polemiche gonfiate a dismisura, procede a gonfie vele.