Torino, commerciante calabrese barricato in casa si arrende
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TORINO, 19 MAGGIO 2017 - Ferdinando Urzini si è arreso dopo quasi 22 ore. Ha aperto la porta della sua abitazione ai carabinieri. Non è ancora chiaro se l'oggetto appoggiato sul letto apparso nelle dirette Facebook fosse una pistola. Per tutta la notte, il commerciante calabrese di 52 anni ha continuato a lanciare giù dal balcone pezzi di armadi e le reti del letto. Aveva minacciato anche di sparare a se stesso o a chiunque si fosse avvicinato.
L'uomo, dall'ora di pranzo di ieri ha avviato una diretta Facebook per documentare la sua ‘impresa’. Non solo minacciava di aprire il fuoco contro se stesso e contro terzi, ma ha lanciato dal balcone del suo appartamento, sito al quinto piano di via Borsaro, suppellettili e parti dell'arredamento.
I mediatori e le forze dell'ordine hanno cercato di capire le motivazioni più profonde che avrebbero indotto il commerciante a tale comportamento, e a farlo desistere. Risulta possibile che l'uomo abbia ripetuto da ieri frasi sconnesse sulla mafia e su ipotetici persecutori. I vigili del fuoco avevano posizionato un materasso gonfiabile sul marciapiede qualora il cinquantaduenne avesse deciso di buttarsi di sotto.[MORE]
La strada di accesso al quartiere era bloccata e l'area delimitata a scopo precauzionale. L’intero quartiere era paralizzato. Dalle parole dell'uomo sarebbe emersa la paura di essere seguito, spiato e perseguitato. Non si conoscono le cause del gesto, ma secondo quanto appreso, sembrerebbe che il commerciante di prodotti tipici calabresi soffra di un disturbo bipolare.
Luigi Cacciatori
Immagine da leggo.it