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SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RIMINI), 21 MARZO 2012- In questa giornata in cui l'Unesco celebra la poesia, ci lascia Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore romagnolo collaboratore di tanti grandi registi, da Fellini ad Antonioni, da Rosi ai fratelli Taviani. "Alle 8.30 della mattina, in Piazza Gaganelli a Santarcangelo nella casa di Tonino Guerra è entrato il silenzio", così ne hanno dato l'annuncio la moglie Lora e il figlio Andrea. Tonino guerra, aveva da poco compiuto 92 anni.
Come ha dichiarato il primo cittadino di Santarcangelo di Romagna Mauro Morri, i funerali saranno celebrati "orientativamente" sabato mattina, aggiungendo che "l'organizzazione la sta definendo il Comune insieme con la famiglia. Oggi e domani, la salma del grande poeta e sceneggiatore resterà nella sua casa di Piazza Ganganelli, mentre, sempre orientativamente, venerdì dovrebbe essere allestita la camera ardente nella sede del Comune".
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"Abbiamo perso un autentico genio, artista completo ed eclettico" e allo stesso tempo "un uomo straordinario. Proprio qualche giorno fa si sono tenute a Santarcangelo le celebrazioni per il suo 92esimo compleanno. Profondo è il nostro cordoglio, a cui si unisce quello del mondo della cultura italiana e internazionale. Perché lui è il poeta della nostra terra, l'Omero della Romagna, è lo sceneggiatore italiano più noto al mondo, autore con Federico Fellini del film vincitore dell'Oscar Amarcord. I più grandi registi hanno voluto lavorare con lui, tra cui: Antonioni, Anghelopulos, Tarkovskji, Rosi, i fratelli Taviani. Abbiamo perso un autentico genio, artista completo ed eclettico, straordinario umanista che ha reincarnato i grandi del nostro Rinascimento. Allo stesso tempo abbiamo perso un uomo straordinario, dalla grande intelligenza e talento, acuto, lungimirante e generoso", questo è il commosso ricordo espresso dal Comune di Santarcangelo di Romagna.
Per il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi, "Vivo cordoglio per la scomparsa di Tonino Guerra. Un grande poeta, scrittore e sceneggiatore, che ha contribuito a segnare pagine indelebili del cinema nazionale e internazionale". Prosegue il ministro, "L'amore per le tradizioni della sua terra, la Romagna, ha costituito una straordinaria fonte di ispirazione per la sua produzione artistica, rappresentando ancora oggi, per tutti noi, un esempio della ricchezza e del valore della nostra tradizione culturale, grazie alla quale si possono continuamente ritrovare le ragioni più profonde per guardare con speranza e fiducia al futuro".
Il cordoglio per la dipartita di Tonino Guerra arriva anche dai giornalisti cinematografici italiani, raccolti nel Sngi, "un poeta e uno scrittore che lascia una testimonianza umana e intellettuale difficilmente eguagliabile".
E su il poeta, anche Walter Veltroni ha voluto esprimere il suo ricordo, "Tonino era una persona straordinaria, una persona capace di attraversare quasi un intero secolo della cultura italiana riuscendo a dare un contributo originale in mille campi, uno dei nostri intellettuali più conosciuti ed apprezzati al mondo. E che insieme aveva mantenuto un sorriso e uno sguardo leggero e penetrante sul mondo e sugli uomini. Tonino Guerra aveva collaborato da pari a pari coi migliori registi del nostro cinema Fellini come Antonioni, Visconti, De Sica, i fratelli Taviani, Rosi, Petri, Bellocchio... Lo avevano amato e avevano collaborato con lui Theo Angelopoulos o Andrei Tarkovskij, segno che quest'uomo che amava parlare nel suo romagnolo arrotondato non aveva confini intellettuali e parlava una lingua davvero universale. Ci mancheranno le cose profonde che diceva avvolgendole nel suo sorriso quasi da bambino. Se ne è andato un genio, un poeta, una persona dolcissima".
Nella sua lunga carriera, tante le collaborazioni alla sceneggiatura di circa una trentina di film dei più grandi registi. Tra queste quelle con Michelangelo Antonioni ('L'avventura', 'L'eclisse', 'La notte', 'Deserto Rosso', 'Blow-up', 'Zabriskie Point', 'Al di là delle nuvole', quest'ultimo anche con Wim Wenders); Federico Fellini (con cui ha firmato 'Amarcord', 'E la nave va' e 'Ginger e Fred'); Andrej Tarkovskij; Francesco Rosi; Luchino Visconti; Theo Angelopoulos; i fratelli Taviani; Marco Bellocchio; Vittorio De Sica; Jose Maria Sanchez; Elio Petri; Giuseppe De Santis; Mario Monicelli.
Così, oggi, la sua scomparsa lascia un po' di "Amarcord", anche se ci piace ricordarlo con una delle sue frasi che, forse, in molti ricorderanno: "L'ottimismo è il profumo della vita".
"E anche l'orizzonte della steppa si staglia ormai nitido e senza veli. La polvere e la sabbia piu sottile si stanno posando su tutte le cose, anche su quelle che sono nelle stanze chiuse, così da rendere opachi vetri e oggetti in mostra sui comò. Entrano perfino dentro i cassetti e annebbiano le lenti di vecchi occhiali da vi- sta. I ragazzi sono tornati nel punto dove stavano giocando prima della tromba d'aria, e raccolgono con amore i resti dei loro aquiloni. D'improvviso uno di loro indica il cielo gridando: - Guardate! - Tutti alzano gli occhi verso il punto indicato dall'amico e si accorgono che lassu c'è un aquilone bianco, rettangolare, che si libra nel cielo... "
Pagine tratte da: Michelangelo Antonioni e Tonino Guerra, L'Aquilone. Una favola senza tempo, Maggioli editore, Rimini, 1982.
(Fonte: Adnkronos. Fotogramma: corrieredelgiorno.com)
Rosy Merola