Tk-Ast: per i sindacati «mobilitazione fuori dalla regione Umbria»
TERNI, 22 OTTOBRE 2014 – Sulla vertenza dell’Ast di Terni è previsto - in mattinata - il vertice indetto dal responsabile del personale Arturo Ferrucci: sul tavolo la decisione aziendale - che dovrebbe essere ufficializzata, secondo Umbria24.it - di ridurre a 15 i turni settimanali del reparto acciaieria e a 18 quelli relativi al cosiddetto “treno a caldo”.
Sul piede di guerra i sindacalisti, pronti a « portare la mobilitazione, il prima possibile, fuori dalla regione Umbria» nel caso in cui l’incontro abbia esito negativo.
Per il senatore umbro Gianluca Rossi, capogruppo Pd in Commissione Finanze, «La vicenda Ast non è circoscrivibile nel perimetro delle crisi aziendali: per questa ragione il Governo non può ritagliarsi il ruolo terzo o tecnico di mero arbitraggio tra sindacati e azienda», ma, insieme al Pd, dovrebbe «stare dalla parte dei lavoratori e di chi li rappresenta, richiamando l'azienda ad abbandonare posizioni che talvolta appaiono volte ad innescare tensioni anziché a risolverle».[MORE]
Riguardo al caso Tk-Ast, il gruppo del Partito democratico ha espresso in consiglio regionale «apprezzamento e sostegno al documento dell’unione comunale del Pd di Terni sulla vicenda Ast, in cui si riafferma l’importanza di riavviare al più presto il confronto per definire una soluzione alla vertenza, insieme all’invito al governo nazionale a trattare la questione assumendo in pieno il ruolo attivo e decisivo, a difesa degli interessi del Paese, della comunità regionale e del territorio ternano, delineato nella nota emanata da palazzo Chigi giovedì scorso al termine dell’incontro con le istituzioni locali».
Domenico Carelli
(Foto: lanazione.it)
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