Ticket Sanità, per il ministro della Salute Balduzzi bisogna "rimodularli"
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ROMA, 25 NOVEMBRE 2011- "Serve rimodulare il sistema dei ticket sanitari, d'intesa con le Regioni per seguire criteri di maggiore equità e trasparenza con il riconoscimento del reddito familiare e della numerosità dei figli. E' una delle prime questioni del nostro lavoro", ad affermarlo il neo ministro della Salute Renato Balduzzi. La questione dei ticket, quindi per Balduzzi, avrà la priorità e verrà affrontata "dentro al quadro complessivo del Patto per la Salute". [MORE]
Allo stato attuale, i nuovi ticket introdotti con la manovra 2011, 10 euro su visite specialistiche e diagnostica e 25 euro per i codici bianchi al Pronto soccorso, sono stati applicati in tutte le Regioni, con modalita' diverse, tranne Valle d'Aosta e Provincia autonoma di Bolzano, mentre nella provincia di Trento si applica solo quello sul pronto soccorso per le prestazioni non urgenti.
L'idea di intervenire sui ticket trova il consenso delle Regioni che, da quando hanno dovuto procedere alla loro reintroduzione nel maggio scorso, hanno sempre espresso la loro contrarietà in merito, cercando soluzioni alternative. L'assessore pugliese alla Sanità, Tommaso Fiore, sposta, però, l'attenzione sulla proposta di riparto del Fondo sanitario per il 2012 che l'ex ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha diffuso poco prima di lasciare la poltrona, "Quel documento é irricevibile e mi auguro che il nuovo ministro lo ritiri e ne formuli un altro in accordo con le Regioni".
Con il riparto del Fondo sanitario per il prossimo anno, che è pari a 108,779,684 milioni di euro, riprenderanno le solite discussioni tra Regioni del nord e del sud. In particolare si discute in merito al criterio da utilizzare per la ripartizione dei fondi sanitari ('deprivazione'): per le regioni del sud occorre tener conto delle condizioni socio-economiche delle popolazioni, quelle del nord ritengono, invece, che occorre applicare i criteri tradizionali, ovvero il conteggio della popolazione e il 'peso' degli anziani. Tuttavia, a causa del censimento in corso da parte dell'Istat, anche il calcolo della popolazione crea polemiche in Per questo è stato chiesto all'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, di effettuare uno studio finalizzato agli eventuali nuovi criteri di riparto del Fondo.
Positive anche le reazioni dei sindacati e dalle forze politiche. Secondo Stefano Cecconi, responsabile Welfare Cgil, l'obiettivo deve essere l'eliminazione dei ticket, "Se poi per arrivarci in maniera graduale si deve passare per la rimodulazione allora ben venga il confronto, ma per quanto ci riguarda l'obiettivo, alla fine dei conti, può essere uno solo".
Come sottolinea il presidente della Società italiana di medicina generale, Claudio Cricelli, "per le persone a basso reddito il ticket può significare la non accessibilità alle cure". Ritorna il suggerimento di una tassa sul fumo da parte di Ignazio Marino, senatore del Pd e presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, "Con 50 centesimi a pacchetto, in un anno riusciremmo a ottenere quasi un miliardo e mezzo di euro per finanziare il nostro Servizio sanitario nazionale".
(Fonte: Ansa)
Rosy Merola