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GANSU, 08 DICEMBRE 2012 - Quest'oggi, in Tibet, si sono immolate due persone. Si tratta di due attivisti, i quali hanno perso la vita invocando l'indipendenza del Paese dalla Cina. Da Gennaio 2012 sono state 90 le persone che hanno scelto di darsi fuoco, sacrificandosi per la causa tibetana.
Dal 2009, invece, sono stati 94 gli estremisti che hanno compiuto il gesto. Analizzando i dati, si evnice che nell'ultimo anno vi è stato un incremento di suicidi del 96%, sottolineando che la supremazia cinese è diventata più intollerabile da parte dei tibetani.[MORE]
Il primo decesso di oggi è avvenuto davanti alla sala delle preghiere del monastero di Shitsang, nella provincia del Gansu. Qui, Pema Dorjee, un giovane di ventitre anni, si è dato fuoco gridando slogan che invocavano il ritorno del Dalai Lama in Tibet ed intonando canti d'indipendenza. Dorjee è morto a seguito delle ferite riportate, intorno alle 16.30.
La seconda immolazione della giornata è avvenuta nella sala di preghiera del monastero Taktsang Lhamo Kirti, nella provincia di Ngaba. Il monaco ventiquattrenne Kunchok Phelgye si è dato fuoco ad un'ora di distanza da Pema Dorjee, gridando slogan similari.
(In foto, l'ingresso principale della scuola monastica del Taktsang Lhamo Kirti, da picasaweb.google.com)
Alessia Malachiti