Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA, 21 MAGGIO 2011. Quinto film in quarant’anni di carriera per il regista di culto Terrence Malick, isolatosi volontariamente dallo star-system hollywoodiano, noto come perfezionista quasi maniacale alla Kubrick. Ancora una volta al centro della storia ci sono riflessioni sulla natura umana, sull’esistenza e sul concetto di famiglia.In concorso al festival di Cannes, in Italia dal 20 Maggio.[MORE]
Una storia ambientata nel Midwest americano degli anni ’50, l’evoluzione di un undicenne, Jack, cresciuto tra sua madre, Mrs. O’Brien (Jessica Chastain), che vede il mondo con gli occhi dell’anima, sostenitrice di un’esistenza piena di amore e grazia; e suo padre, Mr. O’Brien (Brad Pitt), che tenta di insegnare i metodi egoistici in uso nel mondo. Molto presto viene a conoscenza del lato oscuro della vita e per questo motivo da adulto, (interpretato da Sean Penn), si ritrova completamente perso alla ricerca di quello che non cambia mai: l’eterno schema di cui noi facciamo parte.
All’interno della vicenda, quasi essenzialmente priva di dialoghi, Penn assiste alla creazione dell’universo, della Terra e delle prime forme di vita, a visioni oniriche e primordiali; tutto gli appare miracoloso e incommensurabile; con questa nuova presa di coscienza può percorrere nuovi passi sul sentiero della vita e perdonare il padre tanto odiato in passato. Inizia a capire il vero senso della vita, la realizzazione della bellezza presente soprattutto nella famiglia, l’unico luogo dove ognuno afferra la verità sul mondo e su noi stessi, imparando la lezione di vita più importante: l’amore disinteressato.
Regista estremamente minuzioso, curatore dei minimi dettagli, anche di quelli fuori inquadratura, col fine di rispettare la sua visione del mondo e l’originalissimo, ma non del tutto compreso, stile narrativo. Interessante ma forse anche troppo prolungate le scene sulla nascita del pianeta Terra, che indubbiamente rievocano quelle dell’indiscusso capolavoro di Stanley Kubrick “2001: Odissea nello spazio”.
Per curare la colonna sonora è stato scelto Alexandre Desplat (che ha lavorato anche a “Il discorso del re”); la pellicola è stata prodotta dalla casa di produzione di Brad Pitt in virtù anche della possibilità di far interpretare all’attore un ruolo totalmente nuovo nella sua carriera.
Giuseppe Fratta