Terrorismo, doppio attacco a Kabul. Volevano attaccare i giornalisti
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KABUL, 30 APRILE – Doppio attacco kamikaze a Kabul, in Afghanistan, nella mattina di oggi, ore 8 locali, che ha provocato la morte di 29 persone e 49 feriti, ma il bilancio continua a crescere. Tra le vittime almeno otto giornalisti e undici bambini, oltre a un gran numero di soccorritori.
La prima esplosione era stata provocata da una moto bomba con a bordo un kamikaze. Sul luogo erano accorsi i reporter locali e internazionali per testimoniare e denunciare l’orrore della guerra afgana, orrore che sembra non finire più. “Non vedo via d’uscita”, così aveva commentato Shah Marai, il fotografo a capo dell'ufficio di France Presse a Kabul in conclusione a vari reportage sugli avvenimenti degli ultimi anni in Afghanistan. Il kamikaze del secondo attacco si era vestito da reporter e si era mescolato tra la piccola folla di cronisti accorsi sul luogo del primo attentato suicida. Gli attentati sono avvenuti in una zona di massima sicurezza della capitale, nel quartiere centrale di Shash Darak a Kabul, dietro l'ambasciata statunitense ed il quartier generale della Nato. [MORE]
Dopo poche ore è arrivata la rivendicazione da parte dell’Isis riferita da Al Jazira. In un comunicato pubblicato attraverso la sua agenzia di stampa Amaq si assicura che l'operazione ha causato "fra 90 e 100 morti". Una settimana fa un altro attentato aveva provocato la morte per 57 persone a Kabul, quando un uomo si è fatto esplodere di fronte a un centro di registrazione per le elezioni di ottobre, in una zona abitata dalla minoranza sciita Hazara, uno dei bersagli dichiarati del terrorismo locale.
Federico De Simone