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Terrorismo, arrestato il complice di Coulibaly insime a due jihadisti diretti in Italia

Sara Svolacchia
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Terrorismo, arrestato il complice di Coulibaly insime a due jihadisti diretti in Italia
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Tempo di lettura: ~2 min

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PARIGI, 17 GENNAIO 2015 – Tra coloro che sono stati arrestati nella nottata di ieri dalle autorità francesi, vi sarebbe il complice di Coulibaly, principale responsabile dell’attentato a Porte de Vincennes della scorsa settimana. Le procedure che hanno portato all’individuazione di questo aiutante non sono state lineari: dapprima, si riteneva che il secondo di Coulibaly fosse una donna, riuscita poi a scappare confondendosi tra gli ostaggi; degli accertamenti avevano mostrato, però, come la sospettata non fosse in territorio francese nel drammatico giorno dell’attentato. A quel punto, gli investigatori hanno seguito un’altra pista, la stessa che li ha portati ad arrestare e ad identificare colui che dovrebbe aver fornito a Coulibaly un importante supporto logistico per gli attentati, garantendogli l’uso della macchina e di un carico di armi. Stando alle prime fonti, l’uomo sarebbe stato identificato grazie a dei campioni di materiale genetico rilevati nell’automobile e tramite delle intercettazioni telefoniche.[MORE]


Non è ancora abbandonata, però, la caccia a Hayat Boumeddiene, la compagna di Coulibaly. Le ultime notizie sulla donna l’avevano data come intenta a passare il confine siriano, ma le autorità stanno ancora cercando di monitorare i suoi movimenti per capire se sia nuovamente spostata. La sua cattura potrebbe essere determinante per mostrare la rete di complici che legano Coulibaly ai fratelli Kouachi.


Nel frattempo, a Parigi, il governo ha deciso di naturalizzare francese Lassana Bathilyil cassiere dell’Hyper Casher, il supermercato al centro dell’attentato di Porte de Vincennes. Bathilyl ha dichiarato alla stampa: “Mi sentivo francese già da molto tempo”.
 

L'ulitmo aggiornamento del blitz condotto dal Belgio riporta che, tra coloro posti sotto arresto, vi erano due uomini legati alla jihad diretti in Italia: per loro, è stata chiesta l'estradizione

(foto: www.japantimes.co)
 

Sara Svolacchia
 

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Scritto da Sara Svolacchia

Giornalista di InfoOggi

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