Politica

Terremoto, Renzi: "Ricostruire in fretta con la massima trasparenza"

 ROMA, 29 AGOSTO - In merito al tragico evento che ha colpito il Centro Italia il 24 agosto sono arrivate anche le dichiarazioni mattutine del premier Matteo Renzi, attraverso la sua enews. Nel suo post scriptum finale Renzi ha specificato le motivazioni e la scelta di parlare solo del terremoto. Di seguito le dichiarazioni più importanti in vista dell’obiettivo ricostruzione circa i centri devastati dal sisma. [MORE]

 «C’è una ricostruzione da coordinare nel modo più saggio e più rapido. Giusto fare in fretta, ma ancor più giusto fare bene e soprattutto con il coinvolgimento delle popolazioni interessate. La ricostruzione dovrà avvenire nel modo più trasparente» ha ammonito il premier, anticipando il sostegno dell’Anac con a capo Raffaele Cantone. Ed ancora, il sostegno alle popolazioni attraverso l’sms di solidarietà. Ed un raffronto fondamentale: quello tra gli episodi di mala gestione post-terremoto, tra i quali l’Irpinia, ed episodi positivi dai quali dover ripartire: su tutti il Friuli ed il recente modello Emilia.

Il presidente Renzi ha esaminato anche il principale problema italiano, peraltro raccontato in questi giorni dalla stampa: l’incapacità di prevenire e dunque limitare la portata degli eventi sismici a fronte di una discreta capacità di ricostruzione, sulla quale si investe ben più di quella prevenzione ora sempre più necessaria ed avvertita, per evitare le fattispecie del passato. «Quello che in passato è mancato è la costruzione di un progetto paese basato sulla prevenzione. Serve un deciso cambio di mentalità». 

Prevenire per evitare ingenti ricostruzioni è l’obiettivo renziano della cosiddetta Casa Italia: un progetto a lungo termine per le particolarità territoriali italiane. «In Casa Italia immagino di inserire non solo i provvedimenti per l’adeguamento antisismico ma anche gli investimenti che stiamo facendo e continueremo a fare sulle scuole, sulle periferie, sul dissesto idrogeologico, sulle bonifiche e sui depuratori, sulle strade e sulle ferrovie, sulle dighe, sulle case popolari, sugli impianti sportivi e la banda larga, sull’efficientamento energetico, sulle manutenzioni, sui beni culturali e sui simboli della nostra comunità».

Il piano, che verrà presentato nei prossimi giorni, sarà dunque al vaglio delle varie forze politiche. Intanto, già si è prodotta nella giornata di ieri una mezza spaccatura all’interno della Lega sulla possibile nomina di un commissario straordinario alla ricostruzione, che risponde al nome di Vasco Errani. I dissidi interni hanno toccato a distanza il governatore lombardo ed ex segretario Roberto Maroni e l’attuale leader Matteo Salvini e fanno da preludio ad un dibattito politico che si preannuncia piuttosto caldo.

foto da: ilcorsivoquotidiano.net

Cosimo Cataleta