Terremoto, altra forte scossa di magnitudo 4.8 nel Maceratese
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MACERATA, 1 NOVEMBRE 2016 - La terra continua a tremare nelle zone del Centro Italia colpite dal sisma. Una nuova scossa di magnitudo 4.8 è stata registrata questa mattina alle ore 8.57 tra Marche e Umbria, in provincia di Macerata vicino ad Acquacanina, Fiastra, Bolignola e Ussita. Il sisma è stato chiaramente avvertito ad Ancona e Perugia e anche in alcuni quartieri di Roma.
"Qui sta crollando tutto, e quello che non crolla è pericolante: il paese sembra raso al suolo. Per fortuna l'ultima famiglia, che aveva la casa agibile, e l'ultimo albergatore si sono convinti ieri ad andare via: restano cinque allevatori, che non possono allontanarsi dal bestiame''. Sono queste le parole che il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci dopo la scossa 4.8 di oggi, ha comunicato all'Ansa. Il primo cittadino ha poi proseguito, spiegando: ''Servono con urgenza tensostrutture per le stalle, e un container per il Municipio: ora siamo in tenda a 2 gradi sotto zero''.[MORE]
La forte scossa di terremoto di magnitudo 6.5 alle 7.40 del 30 ottobre ha avuto invece importanti ripercussioni sul livello del suolo che, in alcuni punti vicini all'epicentro, è sceso di 70 centimetri. A renderlo noto, Antonio Piersanti, sismologo dell'Ingv: "In queste ore l'Istituto sta esaminando immagini satellitari delle zone colpite, e la stima è ancora in corso: in un primo momento risultava un abbassamento complessivo del suolo di 25 centimetri, ma analizzando meglio i dati si è giunti alla conclusione che il terreno è collassato da 50 a 70 centimetri".
Nella giornata di ieri, il Consiglio dei ministri ha stanziato nuovi fondi per l'emergenza ed ha inoltre deciso le modalità di intervento nelle aree colpite dal sisma. Al termine del Consiglio, Matteo Renzi ha reso noto che il provvedimento sul sisma consta di "4 fasi", ovvero "quella dell'immediata emergenza, nella quale chiederemo a chi può di lasciare il territorio, sapendo che sarà un periodo molto limitato; una fase intermedia, quella del container, che sono meno piacevoli della casetta di legno; quella in cui tra 5-6 mesi, tra la primavera e l'estate le persone potranno tornare in casette di legno - e infine - la fase di ricostruzione".
Luigi Cacciatori
Immagine da ingv.it