Terminato il colloquio fra Bossetti e il pm: l'interrogatorio è durato tre ore
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BERGAMO, 8 LUGLIO 2014 – È terminato da pochissimo il colloquio nel carcere di Bergamo fra Massimo Giuseppe Bossetti e il pm Letizia Ruggieri. In un interrogatorio durato quasi tre ore, il muratore lombardo ha ribadito per l’ennesima volta la sua innocenza e, diversamente da quanto annunciato nelle ore precedenti, non ha fatto il nome di nessun’altra persona.
Bossetti ha provato a fornire una spiegazione in merito al ritrovamento del suo dna sul corpo della tredicenne di Brembate. Il muratore, da quanto emerso, soffrirebbe spesso di epistassi, ovvero perdite di sangue dal naso, e avrebbe avanzato l’ipotesi che qualcuno, entrato in possesso di qualche attrezzo da lavoro macchiato del suo sangue, l’abbia poi usato per tagliare i vestiti della ragazzina. In ogni caso l’esame del dna verrà comunque ripetuto.[MORE]
Bossetti, secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, sarebbe anche intenzionato a smentire alcune testimonianze raccolte dagli inquirenti, in particolare quelle riguardanti le assenze dal lavoro giustificate con delle scuse e le sue numerose visite al centro estetico. L’uomo ha dichiarato che le assenze dal lavoro erano rare e sempre causate da motivi validi e che le visite al centro estetico per il trattamento abbronzate non erano così abituali come dichiarato dal titolare della struttura.
Claudio Salvagni, legale di Bossetti insieme alla collega Silvia Gazzetti, ha dichiarato che il suo assistito "ha risposto a tutte le domande" poste dal pm.
(fonte ANSA)
(foto www.unita.it)
Elisa Lepone