Tav, Tolinelli: "Ridiscutiamo l'accordo per sostenibilità economica e ambientale"
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Tav, Tolinelli: "Ridiscutiamo l'accordo per sostenibilità economica e ambientale"

giovedì 21 giugno, 2018

ROMA, 21 GIUGNO - Ridiscutere l’accordo sulla linea Tav Torino-Lione, ma anche rivedere la fattibilità di tutte le principali grandi opere in corso di realizzazione sotto il profilo della sostenibilità economica o anche ambientale, dal Terzo Valico dei Giovi all’altra Tav che dovrebbe attraversare Firenze. È la linea del governo, ribadita dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli durante la prima interrogazione parlamentare – voluta dal PD – dopo l’inizio della nuova legislatura. [MORE]

Sull’alta velocità Torino-Lione Toninelli ha sostanzialmente confermato quanto si legge già nel contratto di governo firmato da M5s e Lega: “Ci impegniamo a ridiscutere integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”. Ma vari sono i punti di riflessione, secondo il ministro. Tra gli altri spicca il fatto che “su questa direttrice non si sia verificato il previsto incremento dei traffici di merci che era il presupposto fondamentale dell’opera, come ha recentemente confermato anche il commissario di governo”.

E lo stesso discorso vale, secondo Toninelli, per il Terzo Valico dei Giovi che dovrebbe collegare Genova a Tortona. “Servono ulteriori valutazioni costi-benefici e deve essere chiaro che le opere devono essere condivise con le istituzioni locali e con i cittadini, dando ampio risalto alla trasparenza: i cittadini devono sentirsi tutelati dall’azione del governo”. Ma c’è anche Firenze, con la linea ad alta velocità che dovrebbe passare sotto la città e la possibile espansione dell’aeroporto. Anche qui il ministero si riserva di valutare proposte alternative, “a fronte di un’opera molto impattante dal punto di vista delle bellezze storiche e naturalistiche dell’area, che consentirebbe un risparmio di tempo sulla tratta Roma-Milano di appena cinque minuti”.

La risposta del PD è affidata in primis a Raffaella Paita, che ha illustrato l’interrogazione: “La richiesta di una verifica di costi-benefici appare del tutto pretestuosa e finalizzata ad assecondare un certo ideologismo anti, anche perché su tutte le opere, per esplicito intendimento del precedente governo, sono state già effettuate le analisi costi-benefici e compiuti importanti percorsi istituzionali per la più ampia condivisione possibile”. Ad esempio, ricordano i firmatari dell’interrogazione, l’ex ministro Graziano Delrio per la tratta nazionale “ha dimezzato i costi, riutilizzando una parte rilevante della linea storica”.

Per Davide Gariglio, invece, il ministro Toninelli “si trasforma da ministro della Trasparenza in quello della Reticenza”. “In attesa di questi fantomatici risultati – insiste Gariglio – che scelte sono state assunte dal governo per la continuazione dei lavori visto che, ad esempio, per quanto concerne il Terzo Valico si è già giunti al 40 per cento di realizzazione, mentre nel caso della Tav la negazione degli accordi internazionali prevede il pagamento di penali e la restituzione dei finanziamenti ottenuti? Sono tutte domande alle quali il ministro Toninelli si è sottratto”.

Claudio Canzone

Fonte foto: silenziefalsita.it

 


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