Tasse e scommesse: quali cambiamenti con la Manovra Economica 2019?

mercoledì 26 giugno, 2019

Con l’approvazione della Legge di Bilancio e l’approvazione del testo sulla Gazzetta Ufficiale, dal 1° gennaio 2019 sono state introdotte numerose novità, come il reddito di cittadinanza, le pensioni con quota 100, l’ecobonus per le auto, il taglio delle pensioni d’oro e la flat tax per i lavoratori autonomi (per le Partite Iva sono stati estesi i vantaggi del regime forfettario a molte attività che prima risultavano escluse).

Ma queste non sono le uniche novità in materia fiscale. La Manovra Economica 2019 prevede numerosi cambiamenti anche per il settore delle scommesse, tanto che si può parlare di piccola rivoluzione. Infatti, i nuovi provvedimenti apportano modifiche a tutti i segmenti del settore.

Cosa prevede la Legge di Stabilità 2019

Nel testo sul bilancio di previsione relativo all’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale relativo al triennio 2019-2021, il gioco vede un generale aumento del prelievo fiscale. Esistono però delle differenze tra la tassazione sulle scommesse in un punto vendita fisico e quelle su un sito di scommesse sportive online. Vediamo di fare chiarezza esponendo le nuove tasse introdotte dal governo per le diverse categorie di gioco.

Innanzitutto, la nuova legislazione prevede l’incremento progressivo del Preu sulle slot in date via via successive. L’aliquota aumenta al 20,60% a decorrere dal 1 gennaio 2019, al 20,95% dal 1 maggio 2019, al 21,03% dal 1 gennaio 2020, al 21,10% dal 1 gennaio 2021, per tornare infine al 20,95% dal 1 gennaio 2023. C’è da dire che contestualmente il payout viene ridotto di due punti percentuali, scendendo così al 68% delle giocate.

Per quanto riguarda i videoterminali (VLT), ovvero gli apparecchi regolati dal comma 6b del Tulps, l’aumento del prelievo è dell’1,25%, mentre la diminuzione del payout è pari all’1%, passa cioé dall’85% all’84% delle giocate. Nel dettaglio ecco le aliquote relative alle VLT nei prossimi anni: 7,50% a partire dal 1 gennaio 2019, 7,90% dal 1 maggio 2019, 7,93% dal 1 gennaio 2020, 8,00% dal 1 gennaio 2020 e infine 7,85% dal 1 gennaio 2023.

La nuova normativa introduce l’aumento del prelievo anche per le scommesse a quota fissa su rete fisica che arriva al 20% (escluse quelle ippiche) e per le scommesse online, con la tassazione per quest’ultime che arriva al 24%. Per gli altri giochi in rete (come ad esempio quelli di abilità e il bingo), la nuova aliquota è corrispondente al 25% delle giocate. Per quanto riguarda le scommesse virtuali l’aliquota è invece del 22%.

Da segnalare anche una riforma del celebre Totocalcio e le proroghe delle concessioni per scommesse, bingo e SuperEnalotto e il rinvio al 2020 per le “Awp da remoto”, cioè la nuova generazione di apparecchi che era già stata disciplinata dalla Legge di Stabilità 2016 ma sempre rimandata.

Le vincite vanno dichiarate al fisco?

Finora abbiamo visto la tassazione applicata al settore in generale, ma cosa fare all’atto pratico in caso di vincita? È necessario dichiarare la somma al fisco italiano? Dobbiamo dire che nel caso di una scommessa su un sito AAMS oppure in un'agenzia appartenente ad un operatore con regolare licenza AAMS, le tasse sulle vincite sono già applicate alla fonte. In conseguenza di ciò, le vincite derivanti dalle scommesse con bookmaker italiani, riconosciuti e autorizzati dal Testo Unico delle Leggi di pubblica sicurezza, non devono essere dichiarate al fisco italiano.

Diverso il discorso per le vincite provenienti da scommesse su piattaforme estere, per le quali non vale la trattenuta alla fonte e che si configurano quindi come redditi diversi e devono essere soggetti a tassazione in base agli scaglioni Irpef, come stabilito dall’Articolo 67 del Tuir. Per chi volesse approfondire, la materia è regolata anche dall'art. 30 DPR 600/1973 e dall'art. 6 della L. 122/2016.

Come riconoscere i giochi AAMS

Come sempre, quando si parla di gioco e scommesse, bisogna precisare che l’unica modalità ammessa dalla legge è quella autorizzata AAMS. Questo importante organo (acronimo di Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) è oggi parte dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli ed ha competenze in tutti i settori del gioco legalizzato in Italia. Dalle slot alle videolotterie, dal Bingo ai concorsi pronostici, dai giochi di abilità alle lotterie istantanee, dalle lotterie tradizionali al lotto, dalle scommesse fino a giochi numerici (come Superenalotto, Win for Life). Tutte le tipologie di gioco sono raggruppabili in tre categorie principali, ovvero giochi di abilità, scommesse sportive e videolottery.

Per il giocatore è fondamentale saper riconoscere se il sito di scommesse o gioco online è autorizzato ad operare legalmente in Italia. Per sapere se la piattaforma ha una regolare licenza AAMS, ci sono alcuni accorgimenti da seguire. Innanzitutto, la maggior parte dei siti autorizzati presenta nella parte bassa della home page il logo di AAMS (un semicerchio con il tricolore italiano) e la scritta “gioco legale e responsabile”. C’è da dire però che alcuni siti autorizzati non riportano il logo AAMS. È anche necessario che sia pubblicato il numero di concessione della licenza e una pagina dedicata all’informativa sul gioco responsabile.

Ma questo non basta. Per avere un’ulteriore prova che il sito sia autorizzato è possibile controllare direttamente sul sito ufficiale dell’Agenzia Dogane e Monopoli, dove dovrà apparire il nome della piattaforma e il suo logo.

Nel caso in cui i requisiti sopraelencati non vengano trovati – in particolare la presenza negli elenchi ufficiali del bookmakers autorizzati – il consiglio è quello di non procedere ulteriormente e soprattutto di non rilasciare il proprio denaro su queste piattaforme. Fortunatamente, comunque, vengono costantemente effettuati controlli da parte delle autorità competenti e la maggior parte delle piattaforme di gioco illegali vengono chiuse o bloccate.

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