Tares, Stefanelli: "Un massacro per le attività produttive e per i cittadini"
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Tares, Stefanelli: "Un massacro per le attività produttive e per i cittadini"

giovedì 21 novembre, 2013

MINTURNO (LT), 21 NOVEMBRE 2013 - “La Tares sarà un massacro per le attività produttive, grazie alle scelte dell’amministrazione comunale che ha preferito passare alla nuova tassa piuttosto che restare con la Tarsu con il solo fine di chiedere più soldi ai cittadini per non aumentare l’aliquota Irpef”. Lo dichiara il capogruppo di Minturno Cambia, Gerardo Stefanelli.

“Questa amministrazione – continua – si è caratterizzata per l’aumento della spesa pubblica, come testimoniano le 12 posizioni organizzative del Comune di Minturno, quando in tempi di crisi sarebbe stato più opportuno dimezzarle.

Ora apprendiamo che il sindaco prenderà un altro consulente esterno che costerà almeno 40mila euro ai cittadini minturnesi. Nel frattempo, non si sa che fine ha fatto l’isola ecologica di Recillo né i sei netturbini non compresi nel capitolato d’appalto, e non si sa se la nuova ditta stia utilizzando tutti i mezzi richiesto dal capitolato. In 18 mesi non c’è stato un solo atto di riduzione della spesa pubblica, tanto paga Pantalone, cioè i cittadini”.

“Con le nuove tariffe della Tares – prosegue Stefanelli – si concretizza l’ipotesi di chiusura di molti esercizi commerciali, che subiranno un salasso senza precedenti. E questo grazie all’indifferenza della maggioranza che in 11 mesi non ha voluto alcun confronto con l’opposizione. Studiando nel dettaglio le tabelle, sono state applicate delle maggiorazioni indiscriminate, dettate da scelte illogiche e irrazionali che vedono da una parte aumenti esponenziali (vedi per esempio i bar, pasticcerie con un +50% o le pizzerie al taglio, pescherie e fiorai con + 219,39%, o l’aumento assurdo sui banchi di mercato generi alimenti con + 1510,76%), mentre dall’altra sconti a banche e istituti di credito (-41,91%) o ad autosaloni (-47,03%). Non si è tenuto alcun confronto con le associazioni di categoria, anzi ci sorprende il loro silenzio di fronte a questa mazzata. Ci chiediamo a questo punto – conclude Gerardo Stefanelli – se abbia ancora un senso che queste associazioni esistano dal momento che non difendono i diritti dei loro associati”.

Notizia segnalata da Ufficio Stampa Gerardo Stefanelli [MORE]

 


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