Taranto, giovane ventenne sequestrato per i debiti di droga
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TARANTO, 29 SETTEMBRE - Sono stati effettuati alle prime ore dell’alba di quest’oggi dai Carabinieri di Taranto nell’operazione chiamata in codice “Plinio”, quattro arresti disposti dal gip Wilma Gilli su richiesta del pm Raffaele Graziano.
Gli arrestati, assoiati al carcere di Taranto, rispondono a vario titolo di traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi da fuoco e tentata estorsione aggravata e continuata in concorso.
I fermati, (rende noto l’agenzia AGI) sono Giovanni Zonile di 54 anni, Antonio Catapano di 29, Giuseppe Axo di 32 e Cristian Comis di 25; di Taranto i primi tre e di Catania l'ultimo. L'operazione dei militari, prende il nome della via dove si trova lo stabile, in zona Bestat, dove i quattro arrestati svolgevano le attività criminose, zona che da molti anni, risulta essere un punto importante di spaccio e di traffici illeciti. I palazzi della Bestat, costruiti negli anni '70 alla semiperiferia di Taranto, hanno una struttura architettonica rassomigliante a "Le Vele" di Scampia a Napoli. Nell’intervento hanno preso parte 40 carabinieri con l’ausilio della squadra cinofila dell’arma, che dopo aver interdetto le vie d’accesso alla zona, hanno perquisito le abitazioni dei quattro soggetti che infine sono stati tratti in arresto.
L’evento trae origine dalla denuncia effettuata da un giovane tossicomane ventenne, che assuefatto dalla droga era spinto al consumo e all’acquisto frequente di hashish, marijuana e cocaina che non poteva pagare sul momento. Con gli spacciatori, il ragazzo aveva infatti convenuto una sorta di accordo che prevedeva il pagamento entro tre mesi delle sostanze stupefacenti comprate, aveva cosi' maturato un’accumulo di 7500 euro non versati.
Alla richiesta dei pusher di saldare il dovuto e, non avendo potuto il giovane ‘onorare’ il debito, a quel punto gli spacciatori hanno preso il ventenne, lo hanno sequestrato e portato di forza in un'abitazione dove è stato trattenuto per diverse ore, legato ad una sedia, incappucciato e minacciato di morte con una pistola.
Impaurito, il ventenne si e' poi rifugiato in due alberghi del Nord.
La denuncia del giovane, la testimonianza di un genitore e l'analisi dei tabulati telefonici, hanno permesso ai Carabinieri di risalire ai quattro. In casa degli arrestati è stato trovato dagli inquirenti, materiale e attrezzi per confezionare la droga e la somma in contanti di 4800 euro, in banconote di piccolo taglio nascoste in un mobile nella casa del Catapano.
Luigi Palumbo