Tangenti in Lombardia, ira di Salvini contro i Pm. Maroni: "La giunta non è a rischio"
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MILANO, 14 OTTOBRE 2015 - Esplode il 'caso politico' sull'arresto del vicepresidente della giunta regionale della Lombardia Mario Mantovani. La Lega alza gli scudi a difesa del consigliere accusato di corruzione, concussione e turbativa d'asta. E passa al contrattacco. Secondo Matteo Salvini è solo un caso di "sputtanamento mediatico" finalizzato a "un attacco politico alla Regione meglio governata d'Italia, magari per nascondere i problemi del Pd e le cene di Marino e Renzi". La giunta Maroni rischia? "Ma figurati, perché qualche giudice si è alzato male?". Parole durissime contro la magistratura quelle del leader del Carroccio intervistato stamani su Canale 5. [MORE]
"Tutto quanto è stato scritto sui giornali è un attacco politico, ha ragione Salvini”, gli fa eco il governatore della Lombardia, il leghista Roberto Maroni. La giunta “non è a rischio”, assicura: “Domani farò l'incontro con i consiglieri di maggioranza per rilanciare l'azione della Regione perché se sarà confermato quello che abbiamo visto finora non ci sono tangenti pagate per la sanità in Lombardia e non c'è stata turbativa d'asta”. “Sono tutte accuse per ora non riscontrate”, conclude anche se ammette che “magari qualcuno ha sbagliato a fare qualcosa”.
La linea difensiva del Carroccio punta a mettere in evidenza i risultati nella Regione da loro amministrata con l'obiettivo di derubricare l'inchiesta della procura di Milano a “attacco politico”. "La Regione Lombardia l'anno scorso ha curato un milione e mezzo di persone, e centinaia di migliaia di italiani di altre regioni, per un miliardo di euro", attacca Salvini che poi torna anche a difendere Massimo Garavagli, coinvolto nell'inchiesta: "Sapete perché è stato indagato anche un assessore della Lega? Perché ha ascoltato, ha girato la lettera di protesta arrivata da un'associazione di volontariato che gestisce il servizio di ambulanze per i malati dializzati. Mi autodenuncio: anche io giro lettere e telefonate di decine di associazioni di volontariato".
Le opposizioni invece sono sul piede di guerra. "Oggi depositiamo la mozione di sfiducia a Maroni e finché non sarà discussa non garantiremo il numero legale e non parteciperemo ai gruppi di lavoro", è la posizione del Pd. Che attraverso il presidente dei deputati Ettore Rasato attacca: “Cambia il leader, ma la destra italiana è sempre la stessa. Dopo il ventennio di Berlusconi, ora anche Salvini si affanna a demonizzare la magistratura 'colpevole' di scoperchiare le malefatte della regione Lombardia a guida Maroni”.
Stamani i consiglieri M5S hanno disertato la prima parte della commissione Sanità: "Non partecipiamo alle sedute della sola commissione Sanità e al gruppo di lavoro sulla seconda parte della riforma sanitaria finché non sarà discussa la mozione di sfiducia delle opposizioni a Maroni”, ha annunciato il capogruppo Dario Violi. Ieri alcuni grillini avevano portato anche le arance al convegno per la trasparenza e la legalità che doveva essere aperto proprio da Mantovani, fedelissimo di Berlusconi, difeso dal leader di Forza Italia ("una persona corretta").
Nel frattempo Mantovani ha passato la prima notte in carcere a San Vittore e stamani si è autosospeso da vicegovernatore: "Mi dichiaro estraneo ai fatti che mi vengono contestati, domani darò le mie spiegazioni al gip e mi autosospendo dalla carica di vice presidente della Giunta lombarda", ha detto Mario Mantovani al suo difensore, Roberto Lassini, durante il colloquio in carcere. Sul fronte dell'inchiesta, per lui e per gli altri due arrestati, cioè il suo stretto collaboratore Giacomo Di Capua e l'ingegnere del Provveditorato Opere Pubbliche per Lombardia e Liguria, Angelo Bianchi, domani mattina si terrà l'interrogatorio di garanzia in carcere davanti al gip Stefania Pepe.
Tiziano Rugi