Tallini: "In Calabria la ndrangheta condiziona la vita democratica"

mercoledì 22 dicembre, 2010

CATANZARO, 22 DICEMBRE - L’inchiesta condotta dalla DDA che ha portato all’arresto di alcune persone, tra cui il consigliere regionale Santi Zappalà, non scalfisce minimamente il profilo antimafia della Giunta Scopelliti e della sua maggioranza. Resta perfettamente integra la ragione costituente dell’alleanza di centrodestra che è stata costruita proprio sulla necessità di dare una svolta nei rapporti tra la politica e la criminalità organizzata che avevano pesantemente condizionato la passata legislatura.[MORE]

La Giunta Scopelliti è al fianco, senza alcun indugio o tentennamento, del ministro dell’Interno Roberto Maroni che sta infliggendo pesantissime sconfitte alla 'ndrangheta, colpita al cuore non solo nella sua struttura, ma soprattutto nei suoi patrimoni. In attesa che la magistratura completi il suo lavoro e nell’augurio che l’onorevole Zappalà riesca a dimostrare la sua estraneità ai fatti contestatigli, il Governo regionale ha il dovere di intensificare la lotta alla mafia, continuando a dare risposte alte, soprattutto nei settori più sensibili all’attacco criminale, come la sanità.

La lotta agli sprechi negli ospedali pubblici, la rigidità e serietà del bilancio, la rimozione di forti incrostazioni nell’apparato regionale sono atti concreti di un’ampia strategia che, al di là degli schieramenti, deve trovare ampie convergenze tra le forze politiche. Le strumentalizzazioni di comodo non servono. D’altro canto, l’inchiesta in questione sta valutando le posizioni di candidati presentatisi con più liste e più schieramenti, a riprova che la mafia è talmente invasiva e ramificata da condizionare pesantemente la stessa vita democratica della regione.

La Giunta Scopelliti, nata per innovare e modernizzare la Calabria, non arretrerà di un millimetro nella lotta al malaffare e alle organizzazioni che intendono soffocarne l’ansia di cambiamento e di sviluppo.

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Calabria