Taglia la paghetta alla figlia fuoricorso, lei gli fa causa e vince
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PORDENONE, 6 SETTEMBRE – Taglia la paghetta alla figlia fuoricorso, lei lo porta in Tribunale e vince. È accaduto a Pordenone dove la ragazza di 26 anni ha chiesto oltre 2.500 euro al mese di paghetta. Il padre, dopo averle tagliato i fondi per punizione, aveva ridotto la paghetta a 20 euro al mese.[MORE]
La giovane ha denunciato il padre per non aver matenuto l’impegno, assunto in sede di divorzio, di provvedere al suo mantenimento. Sostiene di essere abituata ad un certo tenore di vita e vorrebbe che il genitore, che non ha problemi economici, continuasse a garantirglielo.
Impossibile, sostiene la giovane, pagare università, bollette, alloggio e medicinali con questo budget ristretto. Senza contare svaghi e vacanze, quantificati rispettivamente in 400 euro al mese e mille euro all’anno.
Da parte sua il padre, costretto a riaprire i rubinetti, si è difeso spiegando che sì, dà alla figlia solo venti euro a settimana ma che spese mediche, carburante e abbigliamenti sono comunque coperti, dal momento che ora padre e figlia vivono sotto lo stesso tetto e lui si occupa di tutte le spese di mantenimento.
Seppur con una paghetta ridotta rispetto alla richiesta, i giudici hanno comunque dato ragione alla figlia sia nel primo grado che dopo l’appello del padre: il genitore dovrà versare sarà pari a 500 euro al mese e coprirà «le spese personalissime e ludico-ricreative, anche straordinarie» fino al 30 giugno 2019.
Maria Azzarello
fonte immagine: Il Giornale