Tagli alla sanità, Regioni incalzano Governo: "Non rompere patto di fiducia e collaborazione"
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ROMA, 11 SETTEMBRE 2014 - Le Regioni si scagliano contro il governo Renzi sul nodo dei tagli alla sanità. Nei giorni scorsi, infatti, era circolata l'ipotesi di un taglio di 3 miliardi di euro al Fondo sanitario, grazie al quale sta in piedi l'intero servizio sanitario nazionale. Lo stop è arrivato all'unanimità dai presidenti delle diverse regioni e Sergio Chiamparino ha dichiarato: «Con il Governo abbiamo siglato in agosto un “patto d’onore” sulla sanità: se si rompe viene meno il rapporto di fiducia e collaborazione».
Il suddetto patto - ha detto Chiamparino - è il Patto per la salute che «ci ha impegnato, entro il 31 dicembre, a scrivere piani di riordino dei servizi sanitari e ha previsto un fondo da 109 miliardi di euro, con un aumento di circa 2 miliardi e mezzo l’anno per il 2015 e il 2016, per finanziare il servizio sanitario nazionale».[MORE]
Lo stesso ha inoltre incalzato il governo, scrivendo al ministro Lorenzin: «Se si rompe questo patto d’onore si rompe anche il rapporto di fiducia e collaborazione che noi invece vorremmo proseguire. Con il Governo abbiamo raggiunto risultati straordinari nella sanità, dando prova di grande responsabilità, a partire dall’intesa sul Patto per la salute, fino a quella sul riparto del Fondo sanitario nazionale. Ma i patti si rispettano».
In seguito alla reazione delle Regioni, alcune fonti di Palazzo Chigi avrebbero fatto sapere che da parte del Governo non vi è alcuna intenzione di tagliare la sanità, ma solo di intervenire sugli sprechi. Di fronte a queste informazioni Chiamparino ha reagito affermando: «Ne prendo atto con soddisfazione anche se siamo ancora di fronte a notizie di stampa. Abbiamo fatto bene a porre il problema».
Valentina Vitali
(Foto: www.piemonte24news.it)