Tagli al comparto sicurezza, La Russa attacca il premier. Rientra l'allarme terrorismo al Vaticano.
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ROMA, 12 GENNAIO 2015 - Il deputato di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Ignazio La Russa, in una nota esprime il suo disappunto per le politiche del governo Renzi in rapporto ai tagli previsti per le forze armate.[MORE]
Un attacco, quello del deputato, basante le proprie affermazioni sugli episodi di violenza terroristica degli ultimi giorni, in particolare alla voce, recentemente circolata, che vedrebbe l'Italia come possibile bersaglio. Le colorite espressioni di La Russa hanno toccato prevalentemente le riduzioni dei fondi spettanti al comparto militare <<Mai nessun governo ha osato tagliare le spese d'esercizio al livello che ha voluto il premier. Ha bloccato gli adeguamenti degli stipendi ed ha umiliato la specificità di uomini e donne che sono il vero baluardo della democrazia e della libertà.>> Ribadendo come le riduzioni abbiano comportato l'assenza di fondi per le spese minime quali benzina, manutenzioni, munizioni e <<carta igienica>> ha personalmente attaccato il premier Renzi definendolo un <<cattocomunista>> avverso alle forze armate e continuato l'affondo con riferimenti ai partecipanti la Leopolda per poi domandare e domandarsi <<Chi ci difenderà? Chi difenderà la sicurezza dei cittadini e delle istituzioni?>>.
Nel frattempo, l'allarme diffuso in questi giorni, riguardante un possibile attacco terroristico diretto al Vaticano è stato smentito da Padre Federico Lombardi, portavoce per la Santa Sede <<non risultano segnalazioni di motivi concreti e specifici di rischio>> che ha aggiunto di usare <<attenzione e ragionevole prudenza>>. Lo stesso ministro dell'interno, Angelino Alfano, rassicura ricordando però che il Vaticano <<è stato più volte citato ed evocato nei messaggi dell'autoproclamato Califfo>>. Il ministro degli esteri Gentiloni ricorda l'importanza dello scambio di informazioni tra i Paesi Ue e il rispetto dell'accordo Schengen che non deve essere sospeso, cercando invece, ribadisce Alfano, di ottenere il via libera dal Parlamento europeo alla direttiva Pnr (Passenger Name Record) che permetterebbe di ottenere e mantenere nelle banche dati, per tre anni, la lista degli imbarcati di ciascun volo. Antonello Soro, garante della privacy, sollecita però ad <<avere un atteggiamento coerente nel rapporto tra sicurezza e privacy>>.
Fonte foto: qn.quotidiano.net
Ilary Tiralongo