Tabaccaia accoltellata a Asti, ipotesi omicidio. Trovata impronta scarpa vicino al corpo
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ASTI, 06 LUGLIO 2015 - Non è stata uccisa per rapina Maria Luisa Fassi, la tabaccaia di Asti morta ieri in seguito alle numerose coltellate inferte dall’aggressore la mattina di sabato 4 luglio. E' questa la conclusione alla quale sono giunti gli investigatori dopo che all’interno del tabacchino è stato ritrovato l’incasso della giornata. Le indagini dei carabinieri sono coordinate dal sostituto procuratore Luciano Tarditi, che in giornata disporrà l’autopsia sul cadavere della donna nella speranza di trovare qualche elemento utile per risolvere il caso. Nel fascicolo aperto dalla procura di Asti, al momento contro ignoti, si ipotizza il reato di omicidio volontario, ma “Al momento non c’è nessuna pista più perseguibile di altre”, si limita a dire il magistrato.
Tuttavia un particolare scoperto nel nuovo sopralluogo dei carabinieri questa mattina potrebbe rappresentare una svolta nelle indagini e su di esso si sono concentrati i carabinieri del Ris. Si tratta di una parziale impronta di scarpa da uomo lasciata dall’assassino dopo aver calpestato il sangue della vittima. Non è stato ancora trovato, invece, il coltello usato come arma del delitto. E anche dalle poche immagini disponibili, quelle di una pizzeria poco lontano dalla tabaccheria, non arriva nessun aiuto per gli investigatori perché non consentono di vedere tutte le persone che si avvicinano nel negozio. Così proseguono anche gli interrogatori ai clienti entrati prima dell’aggressione. [MORE]
Di certo, nella dinamica degli eventi, c’è solo che la donna è stata accoltellata tra le 7,40 e le 7,45 del mattino, poco dopo aver aperto il negozio e la ferocia disumana con la quale l’assassino si è avventato sulla donna, colpendola al petto con oltre 20 fendenti. Tutto sarebbe successo nell’arco di 5-6 minuti prima che l’assassino fuggisse e un cliente desse l’allarme.
I carabinieri, accantonata l’ipotesi di rapina, stanno scavando nella vita privata della donna, tra le sue amicizie: “Non tralasciamo neanche elementi apparentemente insignificanti, come un possibile diverbio al bar con qualcuno o il rifiuto ad una avance. Lavoriamo a 360 gradi”. La donna, di 54 anni, madre di due figli, gestiva la tabaccheria insieme al marito Fabrizio Brignolo e un terzo socio. Ma in città era conosciuta soprattutto per essere figlia dei gestori del ristorante “Il Gener Neuv”, dove spesso aiutava in cucina.
È il terzo omicidio in sei mesi nella città piemontese. Il sindaco Fabrizio Brignolo non vuole sentir parlare di una città in preda all’insicurezza, tuttavia riconosce che "c'è molto sgomento in città perché sia Maria Luisa sia la sua famiglia sono amati e conosciuti da tutti, persone di estrema rettitudine e generosità. Già nei mesi scorsi siamo stati al ministero dell'Interno a chiedere rinforzi per polizia e carabinieri di Asti, e attendiamo la nomina ufficiale del nuovo prefetto, benché si lavori molto bene anche col vicario”.