Svolta nel caso dello stupro nell'aquilano, arrestato militare
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L’AQUILA, 23 FEBBRAIO 2012 – Svolta nell’inchiesta sullo stupro subito da una studentessa romana di 20 anni nella notte tra l’11 e il 12 febbraio fuori da una discoteca nell’aquilano. Oggi i carabinieri hanno arrestato quello che già dalle prime ore delle indagini risultava come il maggior sospettato. Francesco Tuccia, 21 anni originario della provincia di Avellino, militare presso la caserma Campomizzi dell’Aquila all’interno della quale è stato prelevato oggi e condotto agli arresti. Al giovane vengono contestati due reati gravissimi, tentato omicidio e violenza sessuale. A parlare sono le ferite gravissime, probabilmente invalidanti, sul corpo della vittima che è tuttora ricoverata nel reparto di ginecologia dell’ospedale “ San Salvatore “ dell’Aquila. È sulla base di queste lesioni insieme ad altri riscontri testimoniali e alle analisi che stanno conducendo i Ris di Roma che gli inquirenti hanno potuto ricostruire la dinamica di quanto successo quella notte. Quello che risulta chiaro in questo momento è che il giovane avrebbe agito da solo e non con la complicità dei commilitoni e della ragazza che si trovavano in sua compagnia la notte in cui è avvenuta la violenza.[MORE]
Fuori dalla discoteca, dove era uscito insieme alla vittima con la quale all’interno del locale aveva tentato un “ approccio “, ci fu una vera e propria violenza sessuale e non, come sostenuto in precedenza dal giovane, un rapporto sessuale consensuale. Il pm titolare dell’inchiesta, David Mancini, parla espressamente di “ violenza sessuale che sarebbe stata effettuata anche con l’utilizzo di un corpo estraneo” . Secondo il pm il militare si sarebbe poi disfatto del “ corpo estraneo “ che probabilmente non verrà ritrovato causa l’abbondante nevicata che in quei giorni è caduta nei luoghi dove si è svolta l’intera vicenda.
I carabinieri che hanno eseguito le indagini hanno dichiarato che i tre militari e la ragazza che quella sera si trovava in compagnia dell’aggressore sono “ totalmente estranei alla vicenda e mai iscritti nel registro degli indagati “ . L’ordinanza di custodia cautelare in carcere ai danni di Francesco Tuccia è stata emessa dal Gip dell’Aquila Romano Gargarella che ha condiviso le conclusioni investigative dei carabinieri che si sono occupati del caso coordinati dal pm David Mancini.
Daniela Dragoni