Svimez: Avvenire, Raggellante dà ragione a Bagnasco e Napolitano
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
CITTA' DEL VATICANO, 28 SETTEMBRE 2011 - "Le drammatiche rilevazioni dello Svimez, plasticamente rappresentate con l'immagine dello 'tsunami demografico' e con le cifre dell'emigrazione dal Sud (600mila unita' in dieci anni), confermano l'analisi preoccupata del cardinale Angelo Bagnasco" e danno ragione "all'operazione verita', del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano". Lo scrive oggi Avvenire, ricordando che il presidente della Cei "ha voluto testimoniare 'il senso di insicurezza diffuso nel corpo sociale, rafforzato da un attonito sbigottimento a livello culturale e morale', tanto piu' avvertito al Sud, dove persiste un divario con il Nord" che, il Capo dello Stato indica come "la principale incompiutezza dell'unificazione d'Italia".[MORE]
"Parole forti ed esigenti - commenta il quotidiano cattolico in un articolo a firma di Domenico Delle Foglie - quelle del presidente e del cardinale, a testimonianza che c'e' ancora qualcuno, nel nostro Paese, che ha a cuore il bene di tutti e di ciascuno. Senza distinzioni di eta', ma con un occhio rivolto ai giovani che appaiono oggi particolarmente deboli. Senza egoismi territoriali, perche' e' ben difficile immaginare un Paese che riprenda la via della crescita senza operare scelte inclusive nei confronti delle zone meno sviluppate. Senza timori nel proporre e nello stringere alleanze per arrestare il declino". "Dinanzi a un quadro cosi' raggelante" secondo Avvenire c'e' la tentazione di "scegliere la strada del 'si salvi chi puo', facendosi ammaliare dalle sirene secessioniste (al Nord) o catturare dai tentacoli dell'economia criminale (al Sud)".
"A queste sirene e a questi tentacoli - conclude il giornale della Cei - si puo' resistere solo con un rinnovato patto Nord-Sud, tornando a ricucire con pazienza la trama sociale del nostro Paese. E rinvigorendo le radici della speranza che si nutre di vita buona e di valori di cui il Sud e' ancora un solido custode, ma anche di politiche attive. Come un patto intergenerazionale per il Sud in cui si annulli la distanza fra i sacrifici dei genitori (attraverso l'allungamento dell'eta' pensionabile e il taglio di redditi e pensioni) e i benefici per i figli (nella forma, ad esempio, di un voucher immediatamente spendibile nel mercato del lavoro locale). Aiuti a chilometro zero tra padri e figli del Sud, perche' Roma e' troppo lontana da Palermo e Reggio Calabria".