Suoni dall'antichità: la musica perduta degli Etruschi
Cultura e Spettacolo Toscana

Suoni dall'antichità: la musica perduta degli Etruschi

mercoledì 25 gennaio, 2012

FIRENZE, 25 GENNAIO 2012- La musica nel mondo etrusco accompagnava ogni momento della vita pubblica e privata, dalle cerimonie religiose alle gare sportive, dai simposi ai matrimoni, dai riti funebri all’intrattenimento domestico.

Ce ne danno notizia le fonti letterarie, l’arte figurativa e gli oggetti rinvenuti negli scavi archeologici, tuttavia queste informazioni non bastano a darci un’idea di come fosse veramente la musica nel passato: oggi sembra scomparsa ogni traccia di questi antichi suoni, quasi fossero andati perduti nel tempo. Studi recenti di archeomusicologia hanno aperto nuovi spiragli sulla comprensione di questo tema, anche attraverso la sperimentazione dei suoni e degli strumenti musicali.

Su questo argomento la Rete museale della Provincia di Grosseto ha creato un progetto speciale. Dall’incontro tra un’etruscologa, Simona Rafanelli, direttore scientifico del Museo Archeologico di Vetulonia, e un musicista, Stefano “Cocco” Cantini, sassofonista di fama internazionale e direttore artistico del Grey Cat Jazz Festival, è nato un progetto scientifico molto originale e divertente che si è svolto con un programma di incontri nei quali le due professionalità si sono confrontate sul tema della musica perduta degli Etruschi.[MORE]

Un progetto in cui si sono intrecciate discussione scientifica, performance musicale, proiezione di immagini e lettura espressiva di testi.
Nell’incontro al Museo Archeologico di Firenze, Simona Rafanelli fornirà le basi al dibattito raccontando quanto e come la musica facesse parte della società e della vita quotidiana degli Etruschi, portando una carrellata di immagini (dipinti delle prestigiose tombe di Tarquinia, dipinti vascolari, rilievi, oggetti rinvenuti negli scavi) mentre Stefani Cantini esaminerà il problema dal punto di vista del musicista, dell'esperto dunque di strumenti a fiato, come prevalentemente erano quelli etruschi, per cercare di capire che cosa fossero realmente gli strumenti etruschi e che cosa gli Etruschi potessero suonare. Inoltre i testi degli autori antichi saranno interpretati dall’attrice fiorentina Daniela Morozzi e ai due referenti scientifici si aggiungerà la dott.ssa Susanna Sarti che ha studiato la musica dell’antichità classica.

Grazie alla disponibilità del Direttore del Museo, dott.ssa Carlotta Cianferoni, per l’occasione ci sarà l’apertura straordinaria del Museo e, al termine dell’incontro, una visita guidata alla mostra “Signori di Maremma”. 
 


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