Suicidio di Carolina, 14enne di Novara: gli amici affermano che era vittima di bullismo
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NOVARA, 07 GENNAIO 2013 - Si chiamava Carolina Picchio ed era una ragazzina quattordicenne di bell'aspetto. Sembrava essere serena, ma evidentemente non era così: si è infatti suicidata lanciandosi nel vuoto dal balcone della sua abitazione, nella notte tra Venerdì e Sabato.
Ad allertare le autorità sono stati i vicini, che hanno udito il rumore. Il padre, con cui viveva, non avrebbe mai pensato che la figlia potesse compiere il fatale gesto, ma gli amici, non appena appresa la terribile notizia, hanno iniziato a "bombardare" i Social Network affermando che Carolina era vittima di bullismo.
La giovane sarebbe stata presa di mira da alcuni ragazzini, tanto da provocare in lei un senso di frustrazione e vergogna. Alcune fonti giornalistiche parlano di foto diffuse sul web e di discussioni a seguito di una festa, ma riuscire ad interpretare le frasi condivise dagli amici, piene di rabbia, non è compito semplice.[MORE]
Saranno i Carabinieri, i quali hanno aperto un'inchiesta, a cercare di fare luce sulla tragedia, ma al momento sembra che siano in molti i coeatani ad accusare, più o meno esplicitamente, i "bulli" che la riempivano di insulti.
La ragazzina aveva da poco cambiato scuola e si era iscritta all' Itc Pascal di Romentino (Novara): sembra che sia stato proprio l'istituto lo scenario delle violenze psicologiche subìte da Carolina. Amante dello sport, faceva parte della Libertas Atletica Oleggio: aveva tutta la vita davanti a sè, ma ha scelto di interromperla, forse per lo stato d'animo di impotenza di fronte al bullismo.
Gli amici, quelli "veri", cercano in ogni modo di far parlare della ragazza, tanto da aver creato su Twitter un "hashtag" per ricordarla: #RipCarolina. Nelle ultime ore i giovani stanno accusando i giornalisti di preoccuparsi solamente della politica e di aver dato poco spazio sui quotidiani alla tragedia.
Il Procuratore di Novara, Francesco Saluzzo, ha commentato le affermazioni dei ragazzi cercando di riportare la calma: «Attenzione a non dar vita ad alcuna caccia alle streghe, a non mettere sotto accusa chissà chì».
Saluzzo ha aggiunto: «E' stata una grande tragedia, ma ora bisogna stare attenti a non creare situazioni che possano portare ad altre tragedie simili. Ci deve essere molta responsabilità da parte di tutti, bisogna stare molto attenti a cosa si dice».
Intanto gli attacchi ai "bulli" continuano e sui Social Network si possono ancora leggere le frasi condivise dagli amici di Carolina rivolte a coloro che ritengono responsabili: «L'avete uccisa con le vostre parole».
(Foto da facebook.com)
Alessia Malachiti