Strage rapido 904: giudice va in pensione, processo a Riina da rifare
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FIRENZE, 4 SETTEMBRE - Servirà un nuovo processo d'appello a Firenze per la strage del rapido 904, che il 23 dicembre 1984 provocò la morte di sedici persone il ferimento di altre 267 con un ordigno collocato sul rapido Napoli-Milano, fatto esplodere nella galleria di San Benedetto Val di Sambro sull’Appennino tosco-emiliano. [MORE]
Il processo vede come unico imputato Totò Riina ed è stato rinviato a data da destinarsi per l'imminente pensionamento del presidente della corte Salvatore Giardina, previsto per i primi di ottobre. Sarà quindi necessario risentire tutti i testimoni ascoltati in primo grado, oltre alle nuove testimonianze di sei boss che era stato deciso di interrogare in appello.
Il 14 aprile 2015 in primo grado Riina era stato assolto, ma la Procura della Repubblica e l’Avvocatura dello Stato avevano presentato ricorso, sostenute anche dalla Regione Toscana. "La necessità di rinnovare il dibattimento in caso di appello del pm contro una sentenza fondata su prove testimoniali discende da una consolidata giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, ampiamente recepita dalla Corte di Cassazione già prima della modifica legislativa dello scorso luglio, che ha semplicemente adeguato la formulazione della norma. Non vi è stato perciò alcun imprevedibile rallentamento del processo a seguito dell'entrata in vigore della recente riforma", spiega il ministero della Giustizia.
Giuseppe Sanzi
(fonte immagine palermotoday.it)