Strage di Dacca, autopsia su vittime italiane rivela segni di torture e mutilazioni
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DACCA – Sono morti al termine di una terribile agonia i nove italiani uccisi a Dacca. Dalle autopsie eseguite nella giornata del 6 luglio nel policlinico Gemelli di Roma sono infatti emersi segni torture e mutilazioni. Le ferite sarebbero state inferte con armi affilate, forse machete. Sono inoltre emerse tracce di proiettili e di esplosivo. [MORE]
La relazione medico legale posta all’attenzione degli inquirenti della procura di Roma è stata effettuata dai medici legali Vincenzo Pascali e Antonio Oliva.
Intanto la polizia del Bangladesh ha interrogato i parenti ed i familiari dei cinque terroristi del ristorante di Dacca. Sono 8 i fermati al momento, tra questi vi sarebbe un 'attentatore'.
Nuove minacce dell’isis. Nello stesso tempo l’Isis minaccia, attraverso un nuovo video diffuso su Internet dal Site - il sito di monitoraggio delle attività jihadiste sul web - altri attacchi in Bangladesh dopo quello dello scorso primo luglio. Le immagini diffuse mostrano tre giovani che parlano bengalese e elogiano il commando responsabile dell'attacco al caffè a Dacca in cui hanno perso la vita i nove italiani. Il video sarebbe stato girato a Raqqa, la roccaforte dei jihadisti in Siria.
[foto: today.it]
Antonella Sica