Stati Generali della Scuola: non si perda la figura dell'insegnante dietro logiche capitaliste
Pubblica Istruzione Lazio

Stati Generali della Scuola: non si perda la figura dell'insegnante dietro logiche capitaliste

lunedì 24 novembre, 2014

ROMA, 24 NOVEMBRE - Sono stati presentati oggi alla Camera dei Deputati i risultati degli Stati Generali della Scuola che si sono tenuti al liceo Manzoni di Latina, Sabato 22 e Domenica 23. L'evento, ideato dal Movimento 5 Stelle, è già al terzo appuntamento dopo le edizioni passate di Torino e Verona e ha visto la partecipazione di personale scolastico, cittadini e deputati quali Silvia Chimienti e Luigi Gallo, entrambi M5S.[MORE]

Si è puntato il dito sul fatto che il piano del Governo sia ancora una scatola vuota, una propaganda più che un aiuto concreto all'istruzione. Si è parlato di 'efficientamento', parole che fanno inorridire il mondo dei docenti, non certo per l'esser posti sotto esame quanto per il vedere svilita una delle due figure cardine dell'insegnamento, l'insegnante. E il primo a pagarne le spese sarà l'alunno. Non si parlerebbe più dunque di professionisti della didattica, ma di meri impiegati dediti più alla competizione che alla qualità del mestiere. Se è vero che la concorrenza equilibra il mercato, questa non ha più senso con i tempi del tutto soggettivi della crescita e dell'apprendimento di un bambino. Si propone dunque l’abolizione della valutazione del sistema educativo (Invalsi) e dei voti numerici. Per quanto riguarda l'università, l'abolizione del sistema Almalaurea, considerato inutile, e l'eliminazione dell'autonomia locale degli Atenei nei bandi per le ricerche col fine di rendere il tutto ancora più trasparente attraverso concorsi ministeriali.

"Il piano del Governo è assolutamente da rigettare, proponendo un’inversione che di fatto deve opporsi a queste politiche, che mortificano il sistema dell’Istruzione." Ha detto Barbara Azzarà del M5S.

"Siamo contenti - ha continuato Silvia Chimienti - che si parli di nuove assunzioni per le Gae, ma secondo il dossier di Renzi verranno lasciate fuori persone con i medesimi titoli e abilitazioni. Bisogna includere anche la seconda fascia. Crediamo che sia inutile spendere soldi per nuovi concorsi, quando ci sono persone già formate e pronte a entrare nella scuola, anche perché di nuovi docenti ci sarà bisogno a breve."

Grande attenzione poi verso la figura dell'insegnante di sostegno affinché non cambi più volte durante l'anno e rimanga un diritto inalienabile. Si è parlato anche della precarietà del personale Ata, del ruolo del dirigente scolastico e della proposta di statalizzazione degli Istituti Superiori Musicali.

Con Marcello Pacifico dell'Anief (Associazione Sindacale Professionale) si è discusso infine dell'eliminazione degli scatti di anzianità e di un probabile ravvedimento da parte del Governo sul tema.

 

Alberto Oliva

(foto M5S)

 

 


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