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ROMA 18 DICEMBRE 2012 – Costituzione e spettacolo ieri su Rai 1 con “La più bella del mondo”, lo show di Benigni, che tra dibattiti e approvazioni si è concluso con una standing ovation dei 500 invitati alla serata.
Il discorso non poteva che aprirsi con “lui, come lo definisce Benigni, il suo politico preferito che già un anno fa gli era stato d’ispirazione nello show di Fiorello – “Silvio io e la polizia non ti abbandoneremo mai” – e che questa volta, tra le risate, dice “si è presentato per la sesta volta ha detto che la settima si riposa” e poi comincia la lettura della Costituzione, dei primi 12 articoli fondamentali consegnati a lui direttamente dal presidente della Repubblica Napolitano.
Un discorso sull’impegno politico, un invito a votare, “se ti tiri fuori dai potere alla folla che sceglie sempre Barabba” e un’analisi approfondita su ogni articolo, dall’ importanza del lavoro al ripudio della guerra – “anche i conigli italiani ripudiano la guerra” – dai patti lateranensi al tricolore: una costituzione moderna, la definisce, mai vista prima nell’epoca e ancora oggi molto all’avanguardia. Conclude la serata con “Beautiful that way” di Piovani, colonna sonora de “La vita è bella” e si commuove. [MORE]
Uno spettacolo, forse per qualcuno scontato, ma che in verità merita un lauto plauso per il coraggio nel voler esporre la Costituzione davanti agli italiani, cittadini che per un quarto non conoscono la nostra Carta, per un altro sanno e usano solo ciò che li riguarda, per un altro sono consapevoli di ciò che c’è scritto ma erano curiosi di sentire il suo punto di vista e per un altro ci lavorano e ci studiano tutti i giorni. Forse non sono totali ovvietà, anzi forse non lo sono per tutti, come non lo era l’Inno di Mameli al Festival di Sanremo o come non lo è Dante, ci si avvicina al cittadino, in un modo o nell’altro, e questo a Roberto Benigni riesce alla grande.
Erica Benedettelli
(mobile.leggo.it)