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PERUGIA, 22 SETTEMBRE 2014 – Non sono stati registrati problemi rilevanti per l’avvio in Umbria - da ieri - della stagione venatoria 2014-2015, che vede rinnovarsi la sinergia tra le associazioni di settore e le organizzazioni ambientaliste, nel solco degli orientamenti dell’Unione Europea in materia di caccia sostenibile e consapevole, miranti alla diffusione della cultura della legalità e della sicurezza.
«Per affrontare in maniera condivisa queste tematiche - ha spiegato il presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi - la Provincia ha creato una Consulta faunistico-venatoria provinciale che ha dato il suo contributo fondamentale al nuovo indirizzo tracciato dall’Amministrazione». In collaborazione con la Regione, è stato così possibile attuare sul territorio una strategia mirata, con la realizzazione di corsi di formazione, «partendo dal fatto che negli ultimi anni il patrimonio faunistico umbro è profondamente cambiato con la crescita, ad esempio, di specie di ungulati fino a qualche anno fa in numero non preoccupante». [MORE]
In Umbria sono circa 29mila i cacciatori, di cui oltre 20mila nella provincia di Perugia e 9mila in quella di Terni, con un calo negli ultimi tre anni di circa 3mila unità.
Nei giorni scorsi, l’assessore regionale alla Caccia Fernanda Cecchini, nel rivolgere il tradizionale “in bocca al lupo” ai cacciatori umbri, ha sottolineato le principali novità sul fronte della gestione faunistico-venatoria, spiegando che «le funzioni delegate alle amministrazioni provinciali in materia di caccia saranno riassunte dalla Regione» in forza della legge “Delrio” sul riordino delle Province. «In questa fase di transizione – ha precisato – sarà necessario effettuare una revisione della normativa vigente per consentire all’amministrazione regionale di poter esercitare anche le relative funzioni amministrative».
Domenico Carelli
(Foto: federcaccia.org)
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