Premier: Spunta l'ipotesi condono
Politica Campania

Premier: Spunta l'ipotesi condono

venerdì 7 ottobre, 2011

CERCOLA, 7 OTTOBRE 2010. Standard & Poor's, Fitch, Moody's. Sono solo alcune delle agenzie di rating quotate a livello internazionale che si sono espresse duramente contro l'Italia per la gestione dei conti pubblici. Il Governo di maggioranza non batte ciglio, incassa e si prepara a varare l'ennesima sanatoria e questa volta salta fuori l'ipotesi del condono, l'ultimo di una lunga serie.[MORE]

Ma i rumors dilagano velocemente dalle stanze stanze di Palazzo Chigi e la trovata del trio Berlusconi,-Bossi- Tremonti suscità subito un polverone tra le fila dell'opposizione e non solo. Il Ministro Frattini si preoccupa di smentire subito le informazioni trapelate, mentre Fitto e Cicchitto non escludono l'ipotesi avanzata. Secondo il responsabile Economia e Lavoro della segreteria nazionale del Pdl, Stefano Fassina, l'ipotesi di condono è inaccettabile perchè l'unica soluzione che potrebbe offrire sarebbe quella di favorire unicamente l'evasione fiscale, colpendo ancora una volta i giusti e premiando i furbetti di turno, ovvero i 'White collars'. «Il condono - continua Fassina - è l'emblema del degrado morale dell'Italia berlusconiana ed è la conferma dell'assoluta inadeguatezza del governo Berlusconi ad affrontare i nodi veri che bloccano lo sviluppo del paese. I condoni - prosegue - sono incentivi all'evasione fiscale, colpiscono l'equità e le imprese in regola, premiano i furbi ed umiliano i cittadini che sempre più faticosamente adempiono ai doveri della comunità».

Nel pomeriggio arriva, impeccabile, la smentita ma l'unica verità verrà resa nota solo il 20 ottobre quando, al tavolo dei ministri, si discuteranno le nuove proposte presentate dai colleghi di partito sotto la supervisione del Ministro per lo sviluppo economico Paolo Romani. Oltre ai temi scottanti come la dismissione degli immobili pubblici e l'intervento sulle pensioni, c'è chi giura che l'ipotesi condono, questa volta di natura fiscale/edilizia, possa tornare a farsi avanti. Visti i precedenti - Scudo fiscale del 2003 e del 2009 – non si esclude alcuna ipotesi.


Il comunicato stampa emesso in serata da Palazzo Chigi, nel quale si legge “Il governo non ha preso e non prende in considerazione ipotesi di condono. Indiscrezioni del genere a riguardo sono prive di fondamento e vengono escluse nel modo più totale”, non ha però placato le proteste dell'opposizione. Di Pietro, leader dell'Idv, parla di 'tomba della democrazia' mentre Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente non si risparmia nelle critiche sostenendo che “Nel paese delle tragedie insensate, del lavoro nero e del dissesto idrogeologico c'è ancora qualcuno che pensa di poter far cassa rapidamente condonando gli abusi, aprendo la strada a nuove costruzioni illegali, a tutto vantaggio dei disonesti e a totale discapito della comunità. Eppure abbiamo tutti sotto gli occhi gli effetti di queste politiche di sviluppo raffazzonate e estemporanee. La tragedia di Barletta dovrebbe almeno servire come monito». 


Il premier, impassibile come sempre, guarda fiducioso al futuro, convinto di riuscire a reggere il paese fino al 2013 e dichiara ''Entro la meta' di ottobre presenteremo il decreto per lo sviluppo che operera' con misure concrete ed efficaci nell'interesse dei cittadini, delle famiglie e delle imprese''. Ai posteri l'ardua sentenza.

Sara De Franco

 


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