Cronaca

Spesa e sport in orario di lavoro, blitz in Calabria. 15 misure

Spesa e sport in orario di lavoro, blitz in Calabria. Nel mirino dipendenti ente regionale a Gioia Tauro, 15 misure
GIOIA TAURO, 24 SET - C'era chi andava a fare la spesa, chi preferiva praticare sport ed anche chi si rilassava con lunghe passeggiate condite da soste in locali pubblici per ristorarsi. Il tutto, rigorosamente, in orario di lavoro.

Gli ennesimi furbetti del cartellino sono stati scoperti a Gioia Tauro dagli investigatori della Polizia di Stato tra le fila dei dipendenti della locale sezione dell'Arsac, l'Agenzia regionale per lo sviluppo dell'agricoltura calabrese che si occupa dello sviluppo dell'agricoltura mediante azioni di promozione, divulgazione, sperimentazione e trasferimento di processi innovativi nel sistema produttivo agricolo, agro-alimentare ed agroindustriale.

A conclusione dell'indagine, 5 dipendenti sono stati posti ai domiciliari ed altri hanno ricevuto l'obbligo di presentazione alla Pg, provvedimenti cautelari emessi dal Gip che ha concordato con la richiesta avanzata dal procuratore di Palmi Ottavio Sferlazza e dal pm Rocco Cosentino. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dagli investigatori del Commissariato di Gioia Tauro della Polizia, i dipendenti infedeli si assentavano o non si recavano per niente al lavoro attestando falsamente la loro presenza in ufficio.

Per fare ciò il sistema utilizzato dagli indagati era semplice e collaudato: incaricare, a turno, uno o più dipendenti affinché "strisciassero" - in inglese "to swipe" da cui il nome dell'operazione "swipe" - anche il badge dei colleghi sul lettore digitale collocato all'ingresso degli uffici. Le indagini si sono avvalse di intercettazione e video-riprese a carico dei dipendenti degli Uffici dell'Arsac, situati a pochi passi dalla sede del Commissariato, oltre che di servizi di osservazione e pedinamento effettuati nei confronti dei dipendenti.

Stamani, gli agenti di Gioia Tauro hanno provveduto a notificare i provvedimenti cautelari emessi dal gip con il supporto degli investigatori della Squadra mobile di Reggio Calabria, dei Commissariati di Siderno e Palmi e del Reparto prevenzione Crimine di Siderno Il gip ha anche disposto il sequestro preventivo per equivalente delle somme indebitamente percepite, circa 12 mila euro, quali giornate di lavoro risultanti, ma, di fatto, non effettuate, a carico dei 15 e di altri tre indagati. Una piaga, quella dell'assenteismo, che sembra particolarmente diffusa nella piana di Gioia Tauro.

Prima dell'operazione odierna condotta dalla polizia, altre due operazioni sono state portate a termine nelle ultime settimane per lo stesso reato: il 12 settembre scorso, un'indagine della Guardia di finanza ha portato ai domiciliari il comandante dei vigili urbani di Gioia Tauro e due suoi sottoposti ed alla notifica del divieto di dimora ad altri 4 vigili e a due bibliotecari del Comune. E due giorni fa, i carabinieri hanno posto ai domiciliari quattro dipendenti del Comune di Rosarno e per altri 4 è scattato l'obbligo della firma alla Pg.